Se sei una lavoratrice precaria o discontinua e diventi mamma quest’anno, scopri se hai diritto al sostegno economico dello Stato e come richiederlo.
Cos’è l’assegno di maternità dello Stato
L’assegno di maternità dello Stato è una prestazione economica che viene riconosciuta alle madri che non hanno diritto all’indennità di maternità prevista dalla legge per le lavoratrici dipendenti e autonome. Si tratta di un aiuto per le mamme che hanno lavorato in modo precario o discontinuo, o che hanno perso il lavoro prima o dopo la nascita del bambino.
L’assegno è erogabile anche in caso di adozione o affidamento di un minore, e può spettare anche al padre in alcune situazioni particolari, come l’affidamento esclusivo, l’abbandono o il decesso della madre.
L’importo dell’assegno di maternità dello Stato per l’anno 2024 è stato aggiornato e ammonta a 2.488,14 euro, da corrispondere in un’unica soluzione.
Chi può richiederlo
Per avere diritto all’assegno di maternità dello Stato, bisogna soddisfare alcuni requisiti di cittadinanza, residenza e contribuzione.
- Cittadinanza: possono richiedere l’assegno le madri cittadine italiane o comunitarie, o loro familiari titolari di carta di soggiorno, o le madri cittadine extracomunitarie in possesso del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo, o del permesso unico per lavoro che autorizza il lavoro per periodi superiori a 6 mesi, nonché del permesso per motivi di ricerca valido per periodi superiori a 6 mesi.
- Residenza: bisogna risiedere in Italia al momento della nascita o dell’ingresso del minore in famiglia, nel caso di adozione o affidamento.
- Contribuzione: la madre lavoratrice, o ex-lavoratrice con rapporto di lavoro cessato per recesso (anche volontario), deve aver versato almeno 3 mesi di contributi nel periodo compreso fra i 18 e i 9 mesi precedenti la nascita del bambino. La madre che abbia lavorato almeno 3 mesi e abbia avuto diritto a una prestazione dell’Inps (malattia o disoccupazione, ecc.), deve fare in modo che, fra la data del parto e quella di cessazione del diritto alla prestazione, non sia trascorso un periodo superiore alla durata della prestazione stessa (in ogni caso non superiore a nove mesi).
L’assegno di maternità dello Stato non è cumulabile con le altre prestazioni a sostegno della maternità percepite a qualsiasi titolo; tuttavia, se l’importo dell’assegno dello Stato è superiore a quello delle prestazioni di maternità già riscosse, la madre può fare richiesta per la quota differenziale.
Come richiederlo
Per ottenere la prestazione, bisogna presentare domanda all’Inps entro sei mesi dalla nascita o dall’effettivo ingresso del minore in famiglia, nel caso di adozione o affidamento.
Se vuoi verificare la tua situazione e avere una consulenza personalizzata, il Patronato Acli è a tua disposizione.
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