Sono aumentati i limiti di reddito per essere considerati familiari a carico e la soglia per la concessione degli assegni al nucleo familiare. Indichiamo di seguito le modalità per l’esercizio di tale importante diritto.
Chi ha diritto ai trattamenti di famiglia
L’assegno per il nucleo familiare spetta solo ai lavoratori dipendenti (compresi i lavoratori in malattia, in cassa integrazione, in disoccupazione, in mobilità indennizzata, assistiti per tubercolosi), ai pensionati del Fondo pensioni lavoratori dipendenti ed ai pensionati dei fondi speciali (autoferrotranvieri, elettrici, gas, esattoriali, telefonici, personale di volo, dazieri). Dal 1° gennaio 1998 spetta anche ai lavoratori parasubordinati, a coloro cioè che si sono iscritti alla Gestione separata dei lavoratori autonomi istituita a partire da gennaio 1996 (legge 335/95) e che versano lo specifico contributo.
Beneficiari dell’assegno
I trattamenti di famiglia possono essere richiesti per i figli, i fratelli, le sorelle e i nipoti, minori o inabili, apprendisti o studenti (fino a 21 anni se apprendisti o studenti di scuola media superiore; fino a 26 anni se studenti universitari e non oltre la durata del corso legale di laurea). Per i pensionati l’assegno spetta anche per il coniuge. Per il pagamento degli assegni è necessario che i familiari vivano a carico del richiedente e che il nucleo familiare non superi determinati limiti di reddito. Per ottenere gli assegni familiari è necessario presentare la relativa domanda all'Inps.
I limiti di reddito
Per il 2011 si considera a carico il familiare che abbia redditi personali non superiori ai seguenti importi mensili:
• 658,29 euro per il coniuge, per un genitore, per ciascun figlio o equiparato;
• 1.152,02 per due genitori.
Il limite di reddito è personale (si riferisce al singolo familiare a carico) e mensile, vale a dire che occorre considerare le somme effettivamente percepite mese per mese; pertanto, se il reddito personale è superato solo per alcuni mesi nell’anno, gli assegni familiari non vengono corrisposti solo per i mesi nei quali il reddito è stato superato. Tali limiti sono aumentati del:
• 10% per i vedovi, divorziati, separati legalmente, abbandonati, celibi o nubili;
• 50% se fanno parte del nucleo familiare totalmente inabili;
• 60% se ricorrono entrambe le condizioni.
Per ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento per una consulenza è possibile rivolgersi al Patronato Acli, prendendo appuntamento al numero verde gratuito 800.740044 (per i pensionati) o ad Acli Service Vicenza srl, prendendo appuntamento al numero unico 0444.955002 (per i lavoratori).