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Le Acli provinciali di Vicenza sul referendum costituzionale
Il 4 dicembre gli italiani saranno chiamati ad esprimere il proprio voto sulla riforma costituzionale approvata il 12 aprile scorso dalla Camera dei Deputati. Tale riforma va a cambiare, in modo significativo, la seconda parte della Costituzione: la prima parte, quella riferita ai “Principi Fondamentali” ed ai “Diritti e Doveri dei Cittadini”, non sarà interessata. Le Acli di Vicenza invitano i cittadini ad informarsi in modo da poter esercitare una partecipazione al voto consapevole e responsabile, senza cadere nella tentazione di trasformare il referendum in un voto pro o contro il Governo Renzi, di utilizzarlo come strumento di protesta o di affermazione ideologica, bensì cogliendo la portata significativa che una modifica profonda della Carta costituzionale potrebbe avere per la nostra Nazione nel medio-lungo periodo. “Pur consapevoli che la riforma presenta alcuni nodi critici, risolvibili con successive iniziative legislative, ma convinti che l’attuale sistema istituzionale non è sembrato il migliore possibile e richiede un’adeguata manutenzione, basti pensare che dal dopoguerra ad oggi si sono succeduti più di 60 governi – commenta il presidente provinciale delle Acli di Vicenza, Carlo Cavedon – le Acli provinciali di Vicenza esprimono un orientamento positivo rispetto alle modifiche proposte, in quanto tendono ad una maggiore stabilità politica, a procedure legislative meno complesse con tempi di decisione certi, al rafforzamento di istituti di democrazia partecipativa ed al superamento dell’elevato livello di conflittualità tra Stato, Regioni e Enti locali”.