Lunedì, 11 Luglio 2022 12:49

Tempo di vacanze anche per gli over 65

Al mare, in montagna o in viaggio, comunque sempre in sicurezza.

Alcuni suggerimenti per vivere bene queste esperienze, guadagnando in salute e rafforzando le relazioni sociali

 

La vita di pensionati e anziani, in questi anni è profondamente mutata rispetto al passato, grazie all’allungamento delle aspettative di vita in buona salute e all’incremento del livello di benessere.

Grazie alla maggior disponibilità di tempo libero, i cosiddetti “anziani attivi” anche se ancora impegnati in attività lavorative o nella cura di nipoti o nella assistenza a familiari e parenti o in attività di volontariato sociale, hanno sicuramente maggiori opportunità di organizzare nel corso dell'anno uno o più periodi di vacanza, anche se di breve durata, al mare, in montagna o viaggiando. È certo, comunque, che i più gettonati sono sempre i mesi estivi.

Le passioni non hanno età e chi ama viaggiare non riesce a rinunciare al gusto dell’avventura. Anche gli anziani si aspettano dall’esperienza del viaggio proprio quello che ogni comune viaggiatore desidera: socializzare, fare nuove conoscenze di luoghi e persone, coltivando “curiosità e cambiamenti” che oltre a dare tante gratificazioni, sono buoni antidoti alla solitudine, alla depressione e prevengono il deterioramento cognitivo caratteristico delle età avanzate. Secondo alcune ricerche, prendere parte a viaggi turistici è l’attività preferita del 37% degli over 60; in età avanzata, però, questo svago richiede ovviamente condizioni di viaggio e di soggiorno particolari; ad esempio, la scelta di luoghi con una temperatura ambientale adatta (senza eccessivi sbalzi di temperature), l'assistenza sanitaria sempre disponibile; una durata del viaggio non eccessiva e, non ultimo, la presenza di strutture ospitanti attrezzate e facilmente accessibili.   La maggior parte degli anziani e pensionati preferisce comunque trascorrere le proprie vacanze al mare o in montagna e, qualche fortunato, riesce anche associare l'uno e l'altra. Capita spesso di chiedersi, tenuto conto anche di qualche acciacco che l’età comporta, se, indipendentemente dai gusti di ciascuno, conviene scegliere il mare o la montagna.

Il clima marino, il sole, le passeggiate lungo la battigia, fanno di certo bene al corpo e allo spirito. Per gli anziani, i mesi migliori per godere i benefici del mare sono giugno e settembre.  Sulla spiaggia conviene tenere le gambe sollevate, riparate dal sole e di tanto in tanto fare piccole passeggiate sulla battigia per evitare rischi di gonfiore ai piedi e caviglie in particolare se si soffre di vene varicose e insufficienza venosa. Esporsi ai raggi solari, ovviamente nel rispetto delle modalità e degli orari raccomandati (in luglio e agosto prima delle ore 10 e dopo le 17), permette al nostro organismo di sintetizzare la vitamina D, essenziale per la salute delle ossa proteggendole dall'osteoporosi e della pelle, che favorisce inoltre il miglioramento di alcune funzioni mentali e aiuta a prevenire l’insorgere di malattie autoimmuni.  Il mare è indicato per chi soffre di allergia da pollini la cui produzione è infatti minore, poiché è ridotta, almeno sulle nostre coste dell'alto Adriatico, la presenza di piante ed arbusti, e la brezza marina contribuisce ad allontanare i pollini dalla terraferma e ripulire l’aria. L'aria salmastra del mare favorisce una buona respirazione in pazienti affetti da malattie che colpiscono le vie respiratorie come la fibrosi cistica, riducendo l'infiammazione dei bronchi e l'ipersecrezione. Ma anche in pazienti con bronchiti croniche ed enfisema polmonare, un clima temperato di tipo mediterraneo, relativamente stabile nel corso dell’anno, senza differenze termiche estreme, con estati non troppo calde e inverni non particolarmente freddi, favorisce una respirazione più efficace. Quest'ultima si avvantaggia anche dal fatto che la pressione di ossigeno a livello del mare è ottimale e l'aria è meno inquinata da polveri sottili, smog e ozono. A differenza di quando si è a casa, in spiaggia si è più fisicamente attivi, cosa che ci invita a fare anche lunghe passeggiate. Tuttavia, a causa delle alte temperature esterne, soprattutto gli ipertesi e cardiopatici in cura, potrebbero incorrere in episodi di cali improvvisi di pressione del sangue (ipotensione) e aritmie, indotti sia dai farmaci ipotensivi, sia dalla disidratazione dovuta al caldo e all'uso di diuretici. Va pertanto controllata più frequentemente la pressione. E' poi importante ricordarsi di bere almeno 2 litri di acqua al giorno (l'anziano sente meno il bisogno di bere!); aumentare il consumo di frutta e verdure fresche per reintegrare i liquidi e le vitamine persi durante gli stadi di disidratazione. Se si avverte un calo di pressione (vertigini improvvise con ipersudorazione, palpitazioni, senso di mancamento) il consiglio è di stendersi a gambe sollevate, bere acqua e ripararsi dal sole, oltre ovviamente di chiedere aiuto.

I benefici di un soggiorno in montagna, per anziani e pensionati, sono molteplici ma anch'esso richiede alcune avvertenze il cui rispetto rende più sicuro e sereno il soggiorno stesso. L’aria è molto più fresca che in pianura perché la temperatura decresce con l’altezza di circa 6° C ogni 1000 metri; l’aria poi è generalmente più secca perché anche l’umidità diminuisce via via che si sale di quota. E' importante sapere che diminuisce con l’altezza anche la pressione atmosferica totale e quindi anche quella dell'ossigeno il cui valore si riduce rispetto al livello del mare, dell'8% a 1000 metri, del 18% a 2000, del 30% a 3500 metri di quota. L’aria è più pura e più ventilata ma i raggi ultravioletti sono molto più intensi che in pianura e quindi bisogna fare attenzione alle scottature.  L'aria è più fresca e secca e non c'è l'afa, anche quando in pianura si raggiungono i 33-35° C. Un clima ideale quindi per gli anziani, con l'avvertenza che la secchezza dell’aria  provoca, per traspirazione della pelle, una perdita abbondante di acqua e pertanto è necessario bere molto per reintegrare i liquidi persi.  Inoltre, i pazienti cardiopatici e ipertesi, in montagna non dovrebbero soggiornare a quote superiori a 1.000 – 1.500 metri di altitudine; alcuni, inoltre, per adattarsi senza accusare disturbi, alle diverse altitudini, devono arrivarci facendo delle tappe intermedie, utili per consentire all’organismo di adattarsi alle diverse altitudini e mettere in pratica i diversi meccanismi di compenso. In montagna la pressione arteriosa potrebbe subire delle variazioni, alzandosi o abbassandosi, per effetto della diversa pressione atmosferica e degli sbalzi di temperatura ed è opportuno consultare preventivamente il medico di riferimento, per capire come modulare la terapia antipertensiva. Coloro che sono affetti da malattie respiratorie con insufficienza respiratore (diminuzione della pressione di ossigeno nel sangue) devono essere informati che già una quota di altitudine di 1000 metri può comportare vari problemi respiratori e cardiocircolatori, soprattutto quando ci si sottopone a sforzi come una passeggiata. Spesso, quindi, gli anziani in vacanza scelgono di recarsi ad altitudini di 800-900 metri, la via di mezzo ideale capace di congiungere il benessere per lo spirito che offrono i panorami, la natura con i prati e i boschi, con la possibilità di godere di un clima piacevole e di un'aria pulita e ventilata non troppo afosa, lontano dallo smog e dalle polveri sottili della pianura.

Un cenno merita anche un altro aspetto che riguarda sia la vacanza al mare che in montagna ed è quello dell'alimentazione. In vacanza si è portati a “trasgredire” più facilmente a tavola, facendo meno attenzione alla cucina spesso più grassa e pesante delle nostre abitudini con pasti più abbondanti anche in alcoolici: trasgressioni di cui poi ci si pente amaramente.  Il consiglio, non solo agli over-65, per mantenersi in forma, è fare più spuntini durante il giorno con cibi facilmente digeribili e in piccole quantità, evitando i cibi più grassi e ricchi di sale, zuccheri, carboidrati raffinati. E ricordarsi di portare sempre con sé almeno una borraccia di acqua durante le passeggiate, da fare, possibilmente, sempre in compagnia.

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