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Lunedì, 22 Agosto 2022 16:14

Un libro sul comodino; quest’estate leggiamo o regaliamo un libro!

L’estate è il momento migliore per leggere un buon libro, ecco tre proposte

 

Un libro sul comodino; quest’estate leggiamo o regaliamo un libro!

 

Sotto l’ombrellone, con i nipotini che urlano per andare a fare il bagno, o comodamente seduti su una panchina all’ombra delle nostre montagne, agosto è il momento ideale per pensare al prossimo libro da leggere; quest’anno abbiamo pensato di dedicare l’ultima newsletter estiva per suggerirvi tre libri, molto diversi tra di loro e di sicuro interesse.

 

Umberto Matino, “Giallo Palladio”, ed. Biblioteca dell’Immagine. Un gradevolissimo romanzo giallo che si occupa di intrighi e di storia dell’arte di casa nostra strizzando l’occhio a Dan Brown; un’indagine avvincente tra contrade di montagna e ville palladiane, tra Vicenza, Padova e Venezia, nei luoghi dove Andrea Palladio ha costruito i suoi capolavori. Il primo crudele omicidio avviene nella più famosa villa di Palladio, la Rotonda; la città ne resta impressionata, ma è solo il primo di una serie che le indagini dovranno decifrare, in un crescendo di colpi di scena. Carabinieri e Polizia conducono insieme e in via del tutto straordinaria le indagini; il profilo del colpevole è sfuggente e anche le tracce da seguire si rivelano labili, per una vicenda che si svolge nell’autunno del 1980, in una regione nella quale alle antiche ville palladiane si sono via via affiancati tanti capannoni industriali. Sarà proprio scavando a fondo in quella terra, sospesa tra smisurata bellezza e degrado incalzante, che gli investigatori troveranno la chiave per risolvere i delitti.

 

Donald Sassoon, “Il trionfo ansioso: storia globale del capitalismo 1860 - 1914”, ed. Garzanti. Che dire, non è il più facile dei libri non solo per le sue 800 pagine, ma soprattutto l’enorme sforzo di sintesi che lo scrittore, storico e saggista britannico ha profuso per gettare nuova luce sulle questioni economiche, politiche e sociali del recente passato e offrire una nuova chiave di lettura per interpretare con rigore il nostro presente. Le imprese capitalistiche esistono, in varie forme, sin dall’antichità, ma solo in tempi molto recenti il capitalismo si è impadronito del mondo. Per la prima volta nella storia dell’umanità, oggi un sistema economico è capace di garantire un alto livello di benessere e di consumi alla maggioranza di cittadini che hanno la fortuna di vivere all’interno dei suoi confini. Si analizza l’impatto che il capitalismo ha avuto nella formazione degli stati moderni, in che modo la creazione di comunità nazionali, del welfare state e di una regolamentazione del mercato hanno contribuito a rafforzarlo, e come esso si sia sempre dimostrato capace di innovarsi nella ciclica e inevitabile alternanza di vincitori e vinti, di trionfi e di catastrofi. Ed è proprio da questa cronica ed ansiosa instabilità che nasce anche il bisogno del capitalismo di disciplinarsi e di darsi regole. Da leggere prima del 25 settembre prossimo!

 

E.H. Gombrich, “Breve storia del mondo, edizione illustrata”, Salani Editore. Ritorna il tema dell’arte e della bellezza, spiegata ai bambini e a chi vuole avere una visione del diamante dello sviluppo culturale del nostro mondo. Citando dalla prefazione della nipote Leonie… “mio nonno di solito non scriveva per i bambini, e non aveva studiato storia, ma storia dell’arte. Perciò lo stupì e gli fece ancora più piacere che la sua Breve storia del Mondo, il suo primo libro, abbia trovato tanti lettori in tutto il mondo, e per così tanto tempo. Aveva scritto questo testo da ragazzo, con pochissimo tempo a disposizione; in seguito, si convinse che erano state proprio queste due condizioni a contribuire a farne un successo duraturo. Eppure fu solo per una serie di casi fortuiti che nel 1935 si ritrovò a scrivere questo piccolo libro… si chiese semplicemente quali eventi storici avevano influenzato il maggior numero di persone e quali venivano ricordati più frequentemente ancora oggi… è stato scritto in tedesco, e fino all’avvento dell’Unione Europea non ha voluto tradurlo in inglese, perché secondo lui la storia inglese ruotava tutto attorno a re e regine anglosassoni; come si sarebbero trovati i bambini inglesi con una storia che aveva al suo centro l’Europa?” Perché leggere questo libro ce lo dice l’autore dalla prefazione all’edizione turca: “Vorrei sottolineare che questo libro non è stato pensato per sostituire un manuale scolastico, che ha ben altri scopi. A me piacerebbe che i miei lettori si rilassassero e seguissero questa storia senza dover prendere appunti o imparare a memoria nomi e date. Da parte mia, prometto che alla fine non vi interrogherò!”. Di particolare interesse il capitolo 23 dedicato a “Cavalieri cavallereschi”.

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