URGE UNA RISPOSTA FORTE, INDIVIDUALE E COLLETTIVA, CON IL CONTRIBUTO DETERMINANTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO
La fotografia sulla situazione del Paese fatta dal rapporto del Censis, pubblicata agli inizi di questo mese, dipinge una società che «vive in uno stato di latenza, post-populista e malinconica: Covid, guerra, boom dei prezzi ed effetti cambiamento climatico in cima alle paure degli italiani, rendendoli «sostanzialmente immobili» un paese che «non regredisce ma non matura».
Non manca certamente la volontà di reagire alle crisi globali di questi tempi, ma non riesce a guardare avanti – così rileva il Rapporto -, e ci si appiattisce sull’esistente e si smarrisce ogni responsabilità collettiva di futuro.
I motivi di preoccupazione non mancano: il 61 % degli italiani che teme scoppiare il Terzo conflitto mondiale, paventa il ricorso alla bomba atomica (59%) e ha paura per il coinvolgimento sempre maggiore nella guerra in Ucraina.
E così si rinuncia alla pretesa di guardare in avanti.
Dopo questi ultimi tre anni “emergenze” l’impressione è che la società non regredisca e non migliori, sta lì ferma.
Preoccupano le vecchie e le nuove fragilità: le famiglie povere sono più di 1,9 milioni, cioè 5,6 milioni di persone (9,4% della popolazione), di queste, il 44,1% risiede ai Sud. Gli abbandoni scolastici salgono al 12,7%. i diplomati scendono al76,8, i laureati al29,8. Oltre al primato negativo in Europa dei Neet 23,1% - ragazzi che non studiano, non lavorano, non sono inseriti in percorsi formativi.
E’ compito di tutti i soggetti, pubblici e privati, dei singoli e delle associazioni, reagire e creare le basi di una risposta che deve essere collettiva, rilanciando le molte risorse che il Paese ha disposizione.
Questo è l’augurio che la FAP Acli provinciale fa a tutti gli associati, ai simpatizzanti, agli amici e collaboratori del Sistema aclista.
Augurio non formale e retorico, ma sincero e concreto, radicato sulla nostra lunga esperienza di vicinanza alle persone, nel territorio.
Augurio che per noi cristiani poggia sulla Speranza che non delude.