Giovedì, 17 Novembre 2011 12:16

Campagna raccolta firme

L'Italia sono anch'io

L'attuale legge per il rilascio della cittadinanza prevede che i ragazzi nati in Italia da genitori stranieri possono, al compimento del diciottesimo anno d'età, chiedere la cittadinanza italiana, purché dimostrino il possesso continuativo sia del permesso di soggiorno che della residenza anagrafica sin dalla nascita. Questa norma stringente esclude, secondo le proiezioni disponibili, 42 ragazzi su cento. Un motivo, comune a molti, ce lo spiega K., nata in Italia da genitori peruviani: “Ho compiuto 18 anni e ho fatto richiesta per la cittadinanza per nascita nel mio comune di residenza, ma non è stata accolta perché i miei genitori nel '92 erano senza residenza e senza permesso di soggiorno, ottenuto solo nel '95. Di conseguenza ho i primi anni scoperti e, quindi, non me la vogliono dare anche se io ho vissuto qua da quando sono nata e ho portato il certificato con le vaccinazioni. Ora non so cosa fare, perché ripeto io ho sempre vissuto in Italia e non mi sembra giusto non essere riconosciuta come cittadina italiana”. I minorenni stranieri regolarmente soggiornanti in Italia oggi sono oltre 900 mila, e di questi quasi 600.000 sono nati qui. Particolarmente rilevante la percentuale di minori "stanieri" residenti in Lombardia, quasi un quarto della popolazione under-18. È quindi urgente proporre il tema della cittadinanza all'attenzione dell'opinione pubblica e al centro del dibattito politico. Un altro problema di cui si parla da anni senza affrontarlo decisamente, riguarda il diritto di voto per i lavoratori stranieri regolarmente presenti in Italia da anni, nonostante contribuiscano alla fiscalità generale e allo sviluppo della comunità nella quale vivono. Così milioni di cittadini e cittadine sono esclusi dal voto amministrativo e regionale rendendo "incompleta" la nostra democrazia. Per questo anche le Acli ritengono importante partecipare attivamente alla campagna "l'Italia sono anch'io", che prevede dure proposte:

- una proposta che riformi la normativa sulla cittadinanza, aggiornando i concetti di nazione e nazionalità sulla base del senso di appartenenza ad una comunità determinato da percorsi condivisi di studio, di lavoro e di vita.

- una proposta di legge che riconosca ai migranti dopo cinque anni di residenza il diritto di voto nelle consultazioni elettorali locali, quale strumento più alto di responsabilità sociale e politica.

Sul sito www.litaliasonoanchio.it è possibile trovare maggiori informazioni.

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