Articoli filtrati per data: Novembre 2024
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COS’È E A CHI SPETTA L’INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE NASPI?
Naspi è una prestazione economica mensile a sostegno di chi si trova disoccupato per motivi indipendenti dalla sua volontà.
Si tratta di un’indennità che non spetta ai lavoratori che si dimettono – esclusi i casi di dimissioni per giusta causa – o che hanno interrotto il rapporto di lavoro con una risoluzione consensuale (salvo alcuni casi specifici di cui tratteremo a breve).
Possono beneficiare della Naspi i lavoratori dipendenti, gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperativa, i dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni e il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato.
Non ne hanno diritto i dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni e gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato.
Quali sono i requisiti necessari?
Chi rientra tra le categorie ammesse alla Naspi e ha perso involontariamente il lavoro, può richiedere l’indennità se possiede tutti i seguenti requisiti:
● è in stato di disoccupazione (cioè privo di lavoro e immediatamente disponibile allo svolgimento e alla ricerca di un’attività lavorativa);
● può far valere almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti all’inizio del periodo di disoccupazione;
● può far valere almeno 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dalla loro durata oraria, nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
La Naspi spetta anche alla lavoratrice che ha dato le dimissioni durante il periodo di maternità – entro il 1° anno di vita del bambino – o dimissioni per giusta causa: ad esempio in caso di mancato pagamento della retribuzione, molestie sessuali subite sul luogo di lavoro, modificazioni peggiorative delle mansioni lavorative, mobbing, ecc.
In caso di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, la Naspi spetta solo se riconosciuta nell’ambito della procedura di conciliazione presso la Direzione territoriale del Lavoro, nell’ipotesi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, oppure a seguito di rifiuto del lavoratore al trasferimento ad altra sede della stessa azienda, distante più di 50 Km dalla propria residenza e/o raggiungibile in oltre 80 minuti con l’utilizzo dei mezzi pubblici.
Con la Naspi vengono riconosciuti i contributi?
Per i periodi in cui il disoccupato percepisce l’indennità Naspi, viene riconosciuta la contribuzione figurativa calcolata in proporzione alla retribuzione del lavoratore negli ultimi 4 anni, entro un limite di retribuzione pari a 1,4 volte l’importo massimo mensile della Naspi per l’anno in corso.
Rivolgiti agli sportelli del Patronato ACLI per le valutazioni relative alla tua situazione personale, i nostri operatori sono a tua disposizione. Trova la sede a te più vicina e prenota il tuo appuntamento, ti aspettiamo!
Assegno unico per i figli dal 1° luglio: cos'è e chi ne ha diritto?
Cos’è l’assegno unico?
L’assegno unico e universale è il nuovo benefit per i figli che entrerà in vigore dal primo luglio. Sarà riconosciuto a entrambi i genitori (metà ciascuno) per tutti i figli a carico dal 7° mese di gravidanza fino ai 18 anni di età. L'assegno spetta fino a 21 anni, ma con importo ridotto, se i figli studiano o sono impegnati in programmi di formazione, oppure svolgono il Servizio civile universale.
L’importo esatto e la sua modulazione in base ai redditi, così come le maggiorazioni, sono ancora da definire nei dettagli. La cifra massima, in ogni caso, non potrà essere inferiore a 250 euro al mese.
Perché unico?
L’assegno si chiama “unico” perché riunirà tutti i vari contributi riconosciuti già oggi alle famiglie con figli: dagli assegni familiari per i lavoratori dipendenti alle detrazioni per i figli a carico fino al bonus bebè e alle maggiorazioni per famiglie numerose.
Perché universale?
Ed è “universale” perché avrà una base fissa per tutti a prescindere dal reddito e un importo variabile aggiuntivo legato alle dichiarazioni Isee.
A chi?
A tutti coloro che hanno figli, compresi lavoratori autonomi e incapienti, mentre oggi gli assegni familiari spettano solo a lavoratori dipendenti e pensionati, e le detrazioni per i figli a carico di fatto escludono gli incapienti.
Questi i principi fondamentali:
- cittadinanza italiana o essere cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno europeo, risiedere e pagare le tasse in Italia.
Le maggiorazioni
Il contributo di base prevede una serie di maggiorazioni: per i figli successivi al secondo, per le madri con meno di 21 anni, per i figli disabili (aumento tra il 30% e il 50%).
Il nostro consiglio?
Consigliamo vivamente di provvedere in questi mesi a recarsi presso i nostri uffici per l'elaborazione del modello ISEE indispensabile per la richiesta dell'Assegno oppure di utilizzare il nostro servizio a distanza inviando tutti i documenti necessari tramite email al seguente indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure tramite il portale www.caf.acli.it
Come prendere appuntamento?
Clicca qui per verificare i 4 modi per prendere appuntamento e scarica da qui i documenti che occorrono per l'ISEE 2021
Un nuovo canale per comunicare con voi
Gentili lettori, Gentili lettrici,
Sappiamo tutti come questo anno di pandemia, tra le molte fratture che ha generato, ha portato ad una riduzione delle possibilità di relazioni interpersonali: come privati cittadini abbiamo dovuto, e dobbiamo tutt’ora, seguire regole stringenti e severe sulla nostra possibilità di spostarci e di incontrare amici e famigliari. I nostri Circoli hanno dovuto sospendere le loro attività, così come per tutta una serie di eventi aperti al pubblico (cerimonie, cinema, teatri, attività culturali varie) è stato imposto l’annullamento o la realizzazione telematica degli stessi.
Proprio queste difficoltà, e la necessità di mantenere vivo il rapporto con tutti coloro che si relazionano, in vari modi, con il Sistema delle Acli di Vicenza, ci ha portato a pensare e realizzare una newsletter che servirà a mantenere costante la comunicazione tra le Acli, la Fap Acli, l’US Acli, i Circoli, i servizi di Caf e Patronato che promuoviamo in Provincia, e tutti voi, soci e clienti, che sostenete o siete venuti a contatto con la nostra realtà.
Vi aggiorneremo sulle attività che realizzeremo nel nostro territorio, ma anche sulle novità legislative, riguardanti principalmente il campo della fiscalità e della previdenza, che più vi potrebbero interessare.
Crediamo che questo nuovo servizio possa essere un importante strumento di aggiornamento e di conoscenza, consapevoli che nulla può superare il valore dell’incontro fisico tra le persone, ma che in tempi come quelli che stiamo vivendo non possiamo non tentare strade nuove al fine di consolidare legami nel segno dei valori che come Acli portiamo avanti.
Buona lettura
Carlo Cavedon
Presidente Provinciale ACLI di Vicenza aps
Le ACLI di Vicenza aps sul 1 Maggio: persi 4700 posti di lavoro, famiglie in ginocchio
Sono 4700 i posti di lavoro persi in provincia di Vicenza nell’ultimo trimestre. I dati di Veneto Lavoro, recentemente pubblicati, rispecchiano una pesante situazione che interessa l’intero territorio veneto, con Venezia e Verona, su base annua, che detengono il triste primato delle perdite dei posti di lavoro, con un bilancio negativo rispettivamente di 24000 e 10.300 posizioni di lavoro dipendente.
“I numeri snocciolati da Veneto Lavoro sono pesanti – commenta il presidente delle ACLI di Vicenza aps, Carlo Cavedon – e non andrebbero considerati come unità, ma come persone che, avendo perso il lavoro, rendono spesso traballante una famiglia ed il suo sviluppo. Ed in molti casi si tratta di situazioni già complesse a seguito dell’aumento del costo della vita, di salari inadeguati e del crescente impatto delle spese quotidiane su un modesto budget”.
Il recente rapporto Istat sull’occupazione conferma la perdita di ben 945mila posti di lavoro, da inizio pandemia a febbraio 2021. A febbraio gli occupati erano 22.197.000, ovvero 945.000 in meno rispetto a febbraio 2020. Tasso di disoccupazione al 10,2%, al 31,6 quello dei giovani.
“Il Covid si è portato via molte persone – sottolinea il presidente Cavedon – ma ha anche segnato il futuro di migliaia di giovani, che hanno perso il lavoro o non riescono a trovarne uno, in balia tra precariato, bonus insufficienti a vivere ed un futuro che non lascia intravvedere opportunità di impiego. Non è affatto migliore la prospettiva di chi ha superato i 50 anni e cerca di raggiungere la pensione con la stessa fatica di chi scala una vetta.
Le previsioni sono fortemente negative, ma la voglia di ripresa non manca. L’Istat stima per il secondo trimestre dell’anno una caduta di entità eccezionale per il Pil nazionale (-12,4%), che segue il già ampio calo del primo trimestre (-5,4%). Per il Veneto le stime per il 2020 parlano di un calo del 10,6% del Pil, in virtù del peso del settore turistico sull’economia regionale e di una maggiore apertura internazionale del manifatturiero veneto.
Le ACLI di Vicenza aps lanciano un forte appello al mondo politico ed agli imprenditori: “servono politiche di salvaguardia del lavoro, ma anche opportunità per le imprese che assumono – conclude il presidente Cavedon – in quanto solo in questo modo vedremo la luce in fondo al tunnel. Al contempo, però, ci appelliamo agli imprenditori, anche locali, che possono investire, affinché lo facciano guardando al futuro della nostra società. La preoccupazione per le famiglie è forte, perciò occorrono scelte lungimiranti e coraggiose, anche mettendo a disposizione di chi vuole intraprendere risorse a fondo perduto. Speriamo che il Recovery plan possa contribuire a ristabilire un equilibrio sociale ed economico fondamentale in un paese civile ed in cui la dignità della persona deve stare al primo posto”.
Campagna fiscale CAF ACLI 2021
Al via la campagna fiscale 2021 col nuovo Modello 730! E sebbene siano quasi trent’anni che facciamo questo lavoro, puntualmente, quando si ricomincia, è un po’ come se fosse la prima volta. Nel 2021, però, non vogliamo solo esserci, ma come recita lo slogan del nostro nuovo spot vogliamo assolutamente spaccare! Fino al 30 settembre sarà una lunghissima cavalcata, durante la quale ci troverete al nostro posto, rispettosi in primis delle disposizioni di sicurezza anti Covid. Nelle nostre sedi CAF ACLI farà ciò che ha sempre fatto: aiutarvi a usufruire di tutte le agevolazioni che vi spettano, regolando la vostra posizione fiscale.
Diverse e significative le novità di questo modello 2021 in relazione all’anno 2020. In primis l’introduzione del Superbonus 110% che infatti, se ricordate, è valido per i lavori cosiddetti “trainanti” (leggi più info) le cui spese siano state effettuate a partire dal 1° luglio 2020. Vi è poi il debutto di un’altra importante detrazione (che gode anch’essa di una popolarità molto alta), ovvero il Bonus Facciate 90%, valido dal gennaio 2020 per i lavori di restauro delle parti esterne degli edifici visibili dalla strada (leggi più info).
Guarda come prenotare un appuntamento e verifica il nostro elenco documenti!
Per maggiori informazioni www.aclivicenza.it
Le ACLI di Vicenza aps esprimono solidarietà per i recenti atti di violenza in Africa
“Rattrista e preoccupa il ripetersi di episodi che colpiscono il volontariato autentico, che pone l’amore al di sopra di tutto. Sono numerosi i missionari, non solo vicentini, quotidianamente impegnati in luoghi disagiati e disperati, nel tentativo di portare un po’ di speranza, con il proprio amore, ed un’instancabile attività a favore dei più deboli. Colpire questi “angeli della solidarietà” significa minare il futuro di paesi lontani dallo sviluppo, dove appare difficile parlare di Stato di diritto, rispetto della vita umana e molto altro”. Con queste parole il presidente delle ACLI di Vicenza aps, Carlo Cavedon, interviene a poche ore dall’efferato omicidio della missionaria laica scledense Nadia De Munari, misteriosamente assassinata in Perù. Episodio cui è seguito, proprio ieri, il ferimento di Padre Christian Carlassare, vescovo più giovane d’Italia, originario di Piovene Rocchette, ed impegnato in Sud Sudan.
Nadia De Munari è stata violentemente uccisa nel centro “Mamma mia” di Nuevo Chimbote, il quartier generale del massiccio dispositivo di volontariato che Operazione Mato Grosso gestisce in Perù. La parrocchia dove lavorava la cinquantenne missionaria dell’Alto Vicentino conta 100 mila abitanti, persone scese dalle Ande per cercare fortuna e sistemate in una specie di baraccopoli. La donna gestiva sei asili, quasi 600 bambini ed altrettante storie di disagio e povertà.
“Non possiamo dimenticare un’altra vittima, l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, ucciso il 22 febbraio scorso – sottolinea il presidente Cavedon – assieme al carabiniere Vittorio Iacovacci ed al loro autista Mustapha Milambo, nella regione congolese del Nord Kivu, durante un sequestro finito in scontro armato”.
Le ACLI di Vicenza aps piangono queste persone, ma invitano i tanti volontari impegnati a non gettare la spugna. “Non dobbiamo arrenderci alla violenza – conclude il presidente Cavedon – perché la fede e l’amore sono più forti e contribuiscono a migliorare il nostro mondo, portando speranza anche dove sembra non esserci un domani. Dobbiamo continuare a sostenere l’azione di missionari e volontari che ogni giorno rischiano la propria vita non voltando le spalle a chi soffre, per tentare di offrire loro un’opportunità”.
Le ACLI di Vicenza aps promuovono un corso di lingua italiana per favorire l’integrazione
Non si può vivere in un paese senza conoscerlo. E sapersi destreggiare con la lingua locale è una delle prime esigenze per poter far parte di una comunità, senza sentirsi a disagio e sapendo entro quali confini è possibile agire nel rispetto delle norme.
“È proprio con questo spirito – spiega il presidente provinciale delle ACLI di Vicenza aps, Carlo Cavedon – che abbiamo pensato ad un corso base di italiano per stranieri. L’integrazione è per la nostra Associazione una priorità, per combattere le disuguaglianze e consentire ad ogni persona di poter “competere” alla pari. Conoscere la lingua significa non provare disagio nel territorio in cui si vive, ma al contempo essere accolti ed accettati da chi lo vive. Parlare l’italiano, inoltre, consente agli stranieri che si trovano nel nostro Paese di destreggiarsi con le norme, non sempre semplici, che lo regolamento, così come con la burocrazia, dalla quale non si può prescindere”.
Le attività formative inizieranno a maggio 2011 e le iscrizioni sono già aperte (chiusura richieste entro il 23 aprile 2021). Per iscriversi o per ricevere informazioni sarà sufficiente inviare una mail con i propri dati, nome, cognome e telefono, all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le lezioni si terranno il lunedì, mercoledì e giovedì, dalle ore 18 alle 20, al Centro parrocchiale di Ospedaletto, in via Girotti n. 6 a Vicenza.
L'iniziativa, realizzata in collaborazione con don Marco Bedin, parroco della Parrocchia di Ospedaletto, rientra nell’ambito del progetto "Le ACLI di Vicenza aps al servizio della rete dei propri circoli, delle persone e della comunità", finanziato con risorse del 5 per mille Irpef - anno 2018.
“Si tratta dell’ennesima iniziativa promossa dalle ACLI di Vicenza aps – conclude il presidente Cavedon – resa possibile grazie alle preziose risorse del 5 per mille Irpef. Realizzare queste attività è qualificante per l’Associazione, ma rappresenta anche il modo per restituire a chi dona il 5 per mille ciò che viene fatto per la comunità. Promuovere l’integrazione degli stranieri nel nostro territorio, infatti, è un atto di civiltà e di buon senso, nonché una scelta che guarda al futuro ed allo sviluppo della nostra rete sociale ed economica”.
Nonni e nipoti al tempo del coronavirus
È un momento difficile per due generazioni che perdono qualcosa di fondamentale non potendo più incontrarsi
Questa pandemia continua a seminare dolore, ansia, preoccupazioni in modo trasversale nelle persone di tutte le età. Gli scolari e gli studenti hanno visti stravolti i loro ritmi scolastici con la didattica a distanza che oltre a essere ampiamente insufficiente sul piano didattico li priva delle occasioni di socializzazione e di crescita che solo la scuola in presenza offre. I pediatri e gli psicologi ci mettono in allarme sul fatto che bambini e adolescenti cominciano ad accusare pesantemente i colpi e le conseguenze della pandemia da Covid, con la perdita delle attività sociali, sportive e di aggregazione anche scolastica, fondamentali per la loro crescita anche emotiva, che sta causando effetti pesanti sui ragazzi, con una serie di problematiche e patologie.
Stanno aumentando, i disturbi del sonno e l’obesità, ansie e disturbi psicosomatici anche tra i più piccoli delle materne e delle elementari. E tra gli adolescenti, problemi del comportamento, utilizzo distorto della rete e del web e anche incremento del consumo di droghe.
Molti giovani e adulti lavoratori precari, con il lockdown e le ricorrenti chiusure delle attività commerciali, hanno perso il lavoro e anche molti di coloro che avevano o hanno ancora un lavoro stabile e sicuro nell'industria, rischiano di perderlo in un prossimo futuro.
Gli anziani hanno pagato il prezzo più alto.
In provincia i decessi sono aumentati del 19 per cento rispetto al valore medio del quinquennio precedente e se si restringe il dato da marzo a dicembre, l'aumento sale al 25 per cento. Così i dati Istat e Iss che collocano la nostra provincia al secondo posto in regione, dopo Verona, per morti nell'anno del Covid.
Ma grave è stato e permane il disagio sofferto dalle persone anziane per l'isolamento e l'interruzione di legami affettivi, amicali e sociali. Tra i molti legami che l'isolamento e il distanziamento ha spezzato quello tra nipoti e nonni è uno dei più traumatici.
È un momento difficile per tutte e due le generazioni che perdono qualcosa di fondamentale non potendo più incontrarsi. La possibilità di avere accanto i nonni, custodi degli affetti e delle storie di famiglie, consente ai nipoti di scoprire attività e attenzioni nuove che i genitori non hanno tempo per trasmettere, come il piacere di leggere assieme le fiabe, la cura dell'orto e del giardino, il lavoro a maglia, l'attenzione per gli animali.
Ma anche da un punto di vista psicologico e relazionale, i nonni rappresentano per i nipoti un riferimento terzo rispetto a mamma e papà molto importante, fornendo stili e modalità di vita differenti e anche punti di vista diversi su vari argomenti sui quali i ragazzi imparano a parlare e a confrontarsi. E gli psicologi ci confermano che queste opportunità di relazioni pratiche e anche psicologiche diverse e sicure aiutano i bambini a strutturare la loro personalità in modo positivo e articolato e di costruire una buona autostima.
La psicoanalista Caterina Tabasso con una felice intuizione ci dice che “i nonni senza i bambini perdono degli antiossidanti relazionali, degli antidepressivi formidabili, dei trainer sportivi e mentali”. I nipoti impegnano sul piano cognitivo e danno nuovo senso alla vita dopo quella passata a occuparsi del lavoro o della casa; ci si sente ancora utili, oltre a poter godere di uno scambio affettivo profondo".
Anche gli specialisti ci dicono che l'interruzione forzata di relazioni consolidate tra i nonni e i bambini sono dannose per entrambi oltre che dolorose. E ci raccomandano di non sottovalutare questi traumi. Il distanziamento va rispettato soprattutto nell'interesse degli anziani più vulnerabili agli effetti del virus, ma può essere regolato e gestito con nuove e creative modalità di incontro come le videochiamate o continuando ad aiutare a fare i compiti via web col computer o solo per un saluto e una chiacchierata. E i genitori non devono sottovalutare questi aspetti della relazione nonni nipoti e incoraggiare i ragazzi anche a scrivere ai nonni per comunicare i loro pensieri, i sentimenti e organizzare anche brevi incontri distanziati all'aperto per rivedersi anche se con le mascherine. Gli psicologi ci avvertono che i ragazzi crescono in fretta e hanno un senso del tempo diverso e questo provoca angoscia in chi è avanti con l’età. C'è il rischio che dopo la pandemia gli anziani li ritroveranno cambiati, senza aver più bisogni di loro e di perdere così il tempo prezioso di affetto e rapporti, che non torna più.
Campagna fiscale 2021: il 730 che spacca!
Una rete di sedi e recapiti in tutta la provincia di Vicenza, provviste di tutti i dispositivi e le procedure di sicurezza sanitaria. Una squadra di operatori estremamente competenti e costantemente aggiornati. Anche per la campagna fiscale 2021 il Acli Service Vicenza srl mette in campo il meglio dei propri servizi, per permettere ai propri clienti di svolgere le pratiche per il 730 con la sicurezza di trasmettere dati corretti e di beneficiare di tutti i rimborsi fiscali a cui si ha diritto. Il modo migliore per affrontare le scadenze fiscali in tutta tranquillità, anche in questi mesi caratterizzati dall’emergenza coronavirus.
Ricordiamo che l’accesso alle nostre sedi è possibile solo ed esclusivamente su appuntamento.
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