Articoli filtrati per data: Novembre 2025

È prossima alla scadenza la cosiddetta “Pace contributiva”, una misura che consente il riscatto di periodi privi di copertura contributiva dedicata esclusivamente ai contributivi puri, ovvero coloro che hanno iniziato a versare contributi solo dopo il 1996. Quando non possono intervenire specifiche tipologie di riscatto o accredito di contribuzione figurativa è l’unico strumento per coprire periodi che in futuro potrebbero rivelarsi fondamentali. 

La richiesta può essere presentata solo fino al 31 dicembre 2025, pertanto è importante valutare tempestivamente la convenienza

  

Le caratteristiche della misura: 

  •  Mediante il pagamento di un onere è possibile coprire periodi in cui non risulti versata altra contribuzione 
  •  Si possono coprire fino a 5 anni, utili per aumentare la propria anzianità contributiva 
  •  Il versamento incrementa anche il montante contributivo per cui determina anche un aumento della futura pensione 
  •  I periodi riscattabili si devono obbligatoriamente collocare dopo il 31.12.1995 ed entro il 31.12.2023 
  •  Non può richiederlo chi è totalmente privo di contribuzione, occorre che risulti versato almeno un contributo  
  •  L’onere del riscatto ha un calcolo a percentuale, proporzionale agli ultimi versamenti contributivi, ed è deducibile 
  •  Il pagamento si può suddividere in rate fino a 10 anni  
  •  Scade a dicembre 2025 e non si può sapere se sarà rinnovata 

Ma quale potrebbe essere l’utilità? Ci aiutiamo con tre esempi. 

Simone ha lavorato per alcune settimane nell’estate del 1998 a 17 anni.  Si è diplomato nel 2000, ha frequentato l’università per diversi anni senza però riuscire a conseguire il titolo. Dal 2002 è stato assunto a tempo indeterminato. Potrebbe riscattare l’intero periodo dal 1998 al 2002, dilazionando l’onere a rate. 

Giacomo ha iniziato gli studi universitari subito dopo il diploma a novembre del 2008 e li ha terminati nel 2016. Ha svolto lavoro saltuari e discontinui fino all’assunzione nel 2018. Gli hanno detto che può riscattare la laurea per gli anni dal 2008 al 2013, anche in modo parziale. Questo gli consentirebbe di riscattare con la Pace contributiva anche i periodi successivi fra un lavoro e l’altro fino alla data di assunzione definitiva. In questo modo la sua posizione contributiva sarebbe interamente coperta dal 2008 al 2018. 

Silvana ha iniziato il lavoro dopo il 1996. Erano lavori saltuari e discontinui. Potrebbe raggiungere il diritto a pensione a 67 anni, ma non ha ancora maturato 20 anni di contributi. Potrà farlo con la Pace contributiva versando i contributi mancanti nei periodi in cui non ha lavorato. 

Consulenza personalizzata 

Il Patronato ACLI è a disposizione per approfondire ogni aspetto e fornire qualunque informazione.
Tuttavia, è necessario affrettarsi per valutare la reale convenienza.  

Ogni situazione è diversa e deve essere analizzata con attenzione: non esistono soluzioni uguali per tutti.
Prenota ora il tuo appuntamento! 

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LA CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE

UNO STRUMENTO UTILE PER AVERE LIQUIDITA’ A FAVORE DELLE FAMIGLIE E PER ESIGENZE STRAORDINARIE.

MA ATTENZIONE AI TASSI USURAI

 

Nel 2005 una apposita legge ha dato la possibilità ai pensionati di cedere una parte del proprio assegno mensile per ottenere somme di denaro (mediamente 15.000 – 20.000 euro): si tratta di un debito che va rimborsato alla banca o all’intermediario finanziario che effettua il prestito.

Per avviare la procedura di cessione del quinto ci si deve rivolgere all’INPS, tenendo presente che non tutti gli assegni pensionistici possono essere oggetto del prelievo mensile richiesto.

La legge definisce i tassi di interesse oltre i quali siamo nel campo dell’usura.

Essenziale quindi l’assistenza di esperti in grado di definire anche il TAEG (tasso annuo effettivo globale) che permette di valutare concretamente la convenienza del prestito.

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Per l’anno 2025, l’Indennità di Accompagnamento ammonta a 542,02 € mensili. L’indennità viene erogata per 12 mesi, a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda oppure, in casi specifici, dalla data indicata nel verbale di riconoscimento dell’invalidità civile redatto dalle commissioni sanitarie.

Questa indennità è esente da Irpef, quindi non va dichiarata nei redditi, né incide sul calcolo di altre prestazioni assistenziali. Viene concessa solo per la minorazione, indipendentemente dal reddito personale o familiare.

La domanda

I requisiti sono accertati da una Commissione presente presso ciascuna ASL. Il verbale emesso viene successivamente verificato dall’INPS, che può confermare quanto riportato o richiedere una visita aggiuntiva. L’indennità è erogata, qualora siano soddisfatti i requisiti sanitari, a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda amministrativa.

La cumulabilità della prestazione

L’indennità non può essere cumulata con trattamenti simili di accompagnamento riconosciuti per invalidità derivanti da cause di guerra, lavoro o servizio. Tuttavia, rimane cumulabile con tutti gli altri trattamenti assistenziali e previdenziali (sia pensioni dirette che indirette) erogati dagli enti di previdenza. La prestazione, inoltre, è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa, senza alcuna limitazione reddituale.

Nei casi di ricovero

Gli invalidi ricoverati gratuitamente presso istituti di degenza o per finalità riabilitative non hanno diritto all’indennità di accompagnamento. Il trattamento in day hospital non è equiparato al ricovero e pertanto non incide sull’erogazione dell’indennità. Per ricovero gratuito si intende quello la cui retta o mantenimento sono integralmente a carico di un Ente pubblico; pertanto, l’indennità di accompagnamento spetta anche nel caso in cui l’intervento della Pubblica Amministrazione copra solo parzialmente la retta di ricovero.

Per la tua domanda

Per richiedere assistenza e consulenza per la domanda di Indennità di Accompagnamento, prenota qui il tuo appuntamento o trova la nostra sede più vicina.

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DEFINITO UN PERCORSO FORMATIVO PER L’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE DI CHI SI OCCUPA DI ASSISTENZA A DOMICILIO

Il provvedimento era atteso da tempo ed ora, in attuazione del decreto legislativo 29/2024, sono state definite le linee guida sulle quale le Regioni dovranno definire i percorsi di formazione e le competenze delle “badanti” – (care giver), entro maggio del prossimo anno.

Attenzione: questi lavoratori non vanno confusi o assimilati agli assistenti sociali che svolgono una professione regolamentata; per essi il punto di riferimento è il Repertorio Nazionale delle Qualifiche, in coerenza con il relativo contratto nazionale di lavoro.

Gestione corretta della salute e della sicurezza dell’assistito, conoscenza della lingua e abilità digitali di base, capacità di gestione dei tempi e delle risorse: queste le aree del percorso formativo di almeno 70 ore complessive (compresi tirocini e prove pratiche), all’interno del quale potranno essere riconosciute le competenze già acquisite in precedenza, ai fini della certificazione regionale.

 

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Lunedì, 13 Ottobre 2025 09:28

Campagna Modello RED 2025 per i pensionati

Il Modello RED 2025 serve a comunicare all’INPS i redditi percepiti nel 2024 da parte dei pensionati che beneficiano di prestazioni collegate al reddito, come:

  • maggiorazione sociale
  • integrazione al trattamento minimo
  • quattordicesima mensilità

Devono presentarlo solo i pensionati non esonerati o che non hanno già dichiarato integralmente i redditi all’Agenzia delle Entrate.

Verifica annuale dei redditi

Ogni anno l’INPS verifica i redditi del pensionato (e, se previsto, del coniuge o dei familiari conviventi) per confermare il diritto alle prestazioni assistenziali e ai benefici economici collegati al reddito.

Chi deve presentare il Modello RED 2025

L’obbligo riguarda solo i pensionati che hanno ricevuto una richiesta specifica dall’INPS.

Come l’INPS informa gli interessati

L’avviso dell’avvio della Campagna RED Ordinaria 2025 è stato comunicato tramite:

  • Area personale MyINPS
  • App IO
  • App INPS Mobile
  • Nota sul cedolino della pensione
  • Servizio “Consulente digitale delle pensioni”

Modalità di presentazione

Il CAF ACLI è a disposizione per fornire assistenza e consulenza specializzata nella compilazione e nell’invio del Modello RED 2025.

Conseguenze in caso di mancata presentazione

Se la dichiarazione non viene presentata nei termini:

  • le prestazioni collegate al reddito verranno sospese l’anno successivo;
  • se la posizione non viene regolarizzata entro 60 giorni, le prestazioni saranno revocate definitivamente;
  • l’INPS procederà al recupero delle somme indebitamente percepite.

Scadenze

Termine ultimo per la presentazione tramite CAF ACLI: 31 marzo 2026

Assistenza CAF ACLI

I pensionati interessati possono rivolgersi alle sedi del CAF ACLI per ricevere supporto gratuito e qualificato nella compilazione del Modello RED 2025.

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Bonus Sociale TARI: sostegno alle famiglie in difficoltà

Dal 2026 sarà attivo il Bonus sociale rifiuti, che prevede uno sconto automatico sulla bolletta TARI a favore delle famiglie con redditi più bassi.

Secondo le stime dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), circa 4 milioni di nuclei familiari con ISEE entro i limiti previsti potranno beneficiare della riduzione. Questo nuovo bonus si aggiunge a quelli già esistenti per energia elettrica, gas e acqua, con l’obiettivo di alleggerire le spese essenziali delle fasce più fragili della popolazione.

Da quando sarà attivo e chi può beneficiarne

Lo sconto sarà operativo dal 2026 e spetterà agli utenti domestici che si trovano in comprovata condizione di disagio economico, certificata dall’ISEE.

Il beneficio corrisponderà a una riduzione del 25% della TARI dovuta e sarà riconosciuto in modo automatico, senza necessità di presentare domanda. Basterà aver trasmesso all’INPS la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e risultare con un ISEE:

  • fino a 9.530 euro, oppure

  • fino a 20.000 euro per le famiglie numerose (con almeno 4 figli a carico).

Quando verrà applicato lo sconto

La TARI viene calcolata annualmente nei primi mesi dell’anno, mentre l’ISEE può essere richiesto in qualunque momento. Tuttavia, i dati utili per lo sconto saranno disponibili solo nell’anno successivo a quello della presentazione dell’ISEE.

Di conseguenza, nel 2026 lo sconto sarà applicato alle famiglie che avranno presentato un ISEE valido e sotto soglia nel 2025.

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Lunedì, 29 Settembre 2025 09:24

SEND – Servizio Notifiche Digitali

CAF ACLI dal 2025 diventa un punto di ritiro SEND. L’acronimo SEND sta per SErvizio di Notifiche Digitali, ossia la nuova piattaforma sviluppata da PagoPA (finanziata grazie agli stanziamenti del PNRR) per digitalizzare tutta la procedura di trasmissione degli atti che la Pubblica Amministrazione inoltra a cittadini e imprese.

Tale procedura implica che i cittadini stessi siano dotati di quegli strumenti digitali “evoluti” – come PEC, SPID o Carta d’identità elettronica – per poter prendere visione di un certo atto quando gli viene recapitato sulla suddetta piattaforma.

Nel caso però il cittadino non sia provvisto di tali strumenti, CAF ACLI permette presso una delle sue sedi fisiche dislocate sul territorio nazionale di consultare e stampare un determinato atto a chiunque ne sia destinatario da parte della PA.
 

Che cos’è SEND?

SEND è una piattaforma digitale sviluppata da PagoPA su cui la Pubblica Amministrazione deposita tutte le comunicazioni con valore legale (atti, accertamenti, multe, rimborsi, notifiche, ecc) di cui sono destinatarie persone fisiche, società o imprese.

Quando sulla piattaforma viene depositato un certo atto, il soggetto che ne è destinatario riceverà tramite PEC un Avviso di Avvenuta Ricezione (AAR); se invece il destinatario è registrato su IO e ha attivato il servizio di notifiche digitali, oppure ha fornito la propria mail o il suo numero di cellulare sul sito di SEND, riceverà un messaggio su questi canali.

Nel caso infine il destinatario non sia raggiungibile tramite nessuno di questi canali digitali, l’amministrazione, per garantire che la notifica venga comunque recapitata, provvede a inviargli una raccomandata presso l’indirizzo di residenza, ossia una versione cartacea dell’Avviso di Avvenuta Ricezione trasmesso altrimenti tramite PEC o l’applicazione IO.

Che cos’è l’Avviso di Avvenuta Ricezione?

L’Avviso di Avvenuta Ricezione è il messaggio che contiene tutte le istruzioni necessarie per consultare sulla piattaforma SEND, accedendo tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE), l’atto depositato dalla Pubblica Amministrazione di cui sono destinatari l’impresa X o il cittadino Y. Una volta effettuato l’accesso, il destinatario potrà dunque visualizzare tutti gli atti notificati, scaricare gli eventuali documenti allegati e procedere ai pagamenti gestendo l’intero processo digitalmente.

Come posso scaricare gli atti se non ho SPID, PEC o CIE?

Coloro che non disponendo di strumenti digitali come SPID o CIE, hanno ricevuto l’Avviso di Avvenuta Ricezione in forma cartacea tramite raccomandata, possono recarsi presso una delle sedi territoriali CAF ACLI che prestano servizio come punti di ritiro SEND, la cui lista è consultabile sul sito ufficiale della piattaforma.

CAF ACLI infatti, grazie a un accordo tra la Consulta Nazionale dei CAF e PagoPA, è riconosciuto come punto di ritiro tramite il quale i cittadini possono ricevere assistenza per accedere, consultare e stampare qualunque atto che li riguardi depositato su SEND.

Quali atti posso consultare e stampare tramite CAF ACLI?

Il servizio fornito da CAF ACLI in qualità di punto di ritiro SEND prevede due tipologie di supporto, ossia la stampa:

  • degli Atti di Notifica;
  • e degli Avvisi di Notifica.
 

Atti di Notifica

La stampa degli Atti di Notifica consente di ottenere una copia cartacea dell’atto notificato e della relativa documentazione. Per garantire la sicurezza delle notifiche, il ritiro può essere effettuato solo previa identificazione del richiedente, che deve coincidere con il destinatario dell’atto o con un suo delegato.

Per richiedere il servizio, il destinatario (o il suo delegato) deve recarsi presso un punto di ritiro SEND portando con sé:

  • l’Avviso di Avvenuta Ricezione (AAR);
  • un documento di identità valido del destinatario e, in caso di delega, anche del delegato;
  • il codice fiscale del destinatario e, in caso di delega, anche del delegato.

 

Avvisi di Notifica 

La stampa dell’Avviso di Notifica consente di stampare una copia dell’Avviso di Avvenuta Ricezione (AAR) nei casi in cui il destinatario sia stato classificato come irreperibile assoluto durante il tentativo di recapito.

Per richiedere il servizio, il destinatario (o il suo delegato) deve recarsi presso un punto di ritiro SEND portando con sé:

  • un documento di identità valido del destinatario e, in caso di delega, anche del delegato;
  • il codice fiscale del destinatario e, in caso di delega, anche del delegato.
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Dal 30 settembre 2025, la sperimentazione della nuova normativa sulla disabilità sarà estesa ad altre nove province italiane: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza.

La riforma era stata avviata il 1° gennaio 2025, coinvolgendo inizialmente le province di Trieste, Brescia, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari. Nella Regione Valle D’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento, l’attuazione della riforma avverrà nel rispetto degli statuti specifici; pertanto, i criteri e le modalità di accertamento della disabilità continueranno a essere disciplinati, in via transitoria, secondo la normativa attualmente vigente.

La riforma introduce nuovi criteri e modalità di accertamento della disabilità (con previsione di una “valutazione di base” unitaria affidata all’INPS) che comportano immediati cambiamenti per le persone e le famiglie che devono presentare una nuova domanda di riconoscimento dell’invalidità civile o l’indennità di accompagnamento.

Le nuove regole

Precisiamo da subito che le domande presentate entro il 29 settembre 2025 seguiranno la normativa precedente fino alla loro conclusione.

Una delle novità introdotte dal Decreto Legislativo 3 maggio 2024 n.62 riguarda la modalità per l’avvio del procedimento valutativo. La tradizionale domanda amministrativa non sarà più necessaria e sarà sostituita dall’invio del certificato medico introduttivo. La nuova procedura prevede infatti che l’accertamento della disabilità inizi con la trasmissione in via telematica all’INPS del “nuovo certificato medico introduttivo” da parte di un medico certificatore. L’invio del “nuovo certificato medico introduttivo” determinerà la decorrenza della prestazione assistenziale eventualmente spettante a partire dal primo giorno del mese successivo all’invio del certificato stesso.

I cittadini residenti e domiciliati o anche solamente domiciliati nelle aree territoriali sperimentali potranno usare i certificati medici redatti fino al 29 settembre 2025 solo se la domanda amministrativa viene presentata all’INPS entro tale data.

Il certificato medico introduttivo

A partire dal 30 settembre 2025, i certificati medici redatti secondo le precedenti modalità ma non ancora inviati insieme alla domanda non saranno più considerati validi. L’avvio del procedimento per l’accertamento della condizione di disabilità potrà avvenire esclusivamente tramite il nuovo certificato medico introduttivo.

Per la tutela dei tuoi diritti

Per la tutela dei diritti, è indispensabile consegnare tempestivamente una copia del certificato medico introduttivo e della relativa ricevuta di presentazione al Patronato. In questo modo, il cittadino sarà adeguatamente assistito dal Patronato ACLI durante l’intero procedimento e sarà possibile, da subito, comunicare all’INPS tutti i dati socioeconomici necessari per ottenere rapidamente la prestazione assistenziale eventualmente spettante.

Al medico per trasmettere il certificato, al Patronato ACLI per la tutela dei diritti. Per maggiori informazioni, nonché per inoltrare la domanda di riconoscimento dell’invalidità civile o dell’indennità di accompagnamento entro il 29 settembre 2025, per non dover rifare il certificato medico, invitiamo a passare tempestivamente nei nostri uffici, qui dove siamo www.patronato.acli.it .

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Per ottenere la pensione di vecchiaia sono necessari 67 anni d’età e almeno 20 anni di contributi. In alcuni casi bastano 15 anni di contributi; per saperne di più leggi questa news. Come procedere per vedersi riconosciuti i propri diritti?

La prescrizione di cinque anni

Il primo passo è controllare che il tuo estratto conto contributivo sia corretto e completo, per evitare ritardi o problemi nella liquidazione della tua futura pensione. Fondamentale segnalare tempestivamente il mancato versamento di contributi da parte del datore di lavoro: il termine di prescrizione per il recupero dei contributi obbligatori non versati è di cinque anni (il termine può essere prorogato a dieci anni solo se il lavoratore ha comunque denunciato l’omissione entro cinque anni). Verifica i tuoi requisiti e la tua posizione contributiva con il Patronato Acli: non lasciare nulla al caso.

I contribuiti da riscatto e figurativi

Ai fini del raggiungimento del requisito contributivo, possono essere presi in considerazione sia i contributi effettivamente versati che quelli riscattati. È possibile procedere al riscatto di periodi privi di contribuzione, ad esempio per attività svolte all’estero o per periodi di congedo parentale intervenuto al di fuori del rapporto di lavoro. I contributi riscattati sono validi sia per l’acquisizione del diritto alla pensione sia per la determinazione dell’importo della prestazione.

Le tipologie di contributi riscattabili comprendono anche i periodi di astensione dal lavoro per esigenze familiari o formative, nonché gli anni accademici relativi agli studi universitari.

Per altre tipologie di assenza dal lavoro è invece previsto, su istanza del lavoratore, l’accredito gratuito di contributi figurativi. Tale accredito può riguardare ad esempio i periodi di malattia, di congedo parentale o relativi al servizio militare.

 

Una consulenza personalizzata 

È possibile richiedere una consulenza personalizzata per valutare e analizzare la propria carriera. L’appuntamento può essere prenotato autonomamente tramite il sito web, nella sezione Prenota il tuo Appuntamento.

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Pensione ottobre 2025: quando arriva l’accredito su conto corrente?

Per chi ha scelto questa modalità di pagamento il giorno previsto per il versamento è quello di mercoledì 1 ottobre 2025.

Il calendario per chi ritira presso Poste Italiane

Pensione ottobre 2025: invece, quali sono le date da tenere a mente per chi ritira la pensione direttamente presso uno sportello di Poste Italiane? Il calendario dei ritiri in base alla lettera iniziale del cognome in linea di massima – infatti, soprattutto nei comuni più piccoli potrebbero essere accorpate più date – sarà strutturato come segue:

  • mercoledì 1 ottobre: cognomi dalla A alla B
  • giovedì 2 ottobre: cognomi dalla C alla D
  • venerdì 3 ottobre: cognomi dalla E alla K
  • sabato 4 ottobre (solo mattina): cognomi dalla L alla O
  • lunedì 6 ottobre: cognomi dalla P alla R
  • martedì 7 ottobre: cognomi dalla S alla Z

Si consiglia di controllare la turnazione alfabetica pubblicata mensilmente dal proprio Ufficio Postale.

 

 

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