Articoli filtrati per data: Dicembre 2024
Il supplemento di pensione solo dal momento della domanda
Il Supplemento di pensione è una prestazione Inps che spetta ai titolari di pensione diretta che continuano a lavorare versando i relativi contributi. Il supplemento di pensione si può ottenere solo in seguito alla domanda, nei tempi e nei modi previsti dalla norma.
Il supplemento sulla pensione è riconosciuto dal mese successivo a quello di presentazione della domanda, non prevede il calcolo degli arretrati anche se il diritto era stato maturato prima dell’invio della domanda.
Quando fare domanda per il supplemento pensione
Puoi farne richiesta la prima volta dopo 5 anni dalla data del pensionamento e successivamente, sempre, ogni 5 anni dall’ultimo Supplemento, che sommandosi alla pensione già in essere, ne determina un aumento.
Inoltre, puoi anche richiederlo, ma solo una volta, dopo due anni dalla data di decorrenza della pensione o dall’ultimo supplemento a condizione che sia stata compiuta l’età pensionabile, (67 anni nel 2023) prevista nella gestione in cui si chiede il supplemento stesso.
La validità della domanda
La decorrenza di tale prestazione è fissata dal primo giorno del mese successivo alla data di presentazione della domanda. Tale prestazione non prevede il calcolo degli arretrati anche se il diritto era stato maturato prima dell’invio della domanda.
Come fare la domanda
Per verificare come e quando fare la tua richiesta, rivolgiti agli sportelli del Patronato ACLI: troverai un nostro operatore disponibile per informazioni e assistenza per l’invio telematico della domanda di supplemento di pensione.
fonte: www.patronato.acli.it
In arrivo l'aumento delle pensioni per contrastare il caro vita, con un'attenzione particolare ai redditi più bassi
Il meccanismo di rivalutazione (perequazione) delle pensioni è predisposto per adeguare gli importi percepiti all'aumento dei prezzi al consumo, secondo i calcoli dell'ISTAT.
La novità di quest'anno consiste nell'anticipare a dicembre (rispetto a gennaio, come normalmente previsto) il calcolo tra stima e verifica reale dell'andamento dei prezzi al consumo, in modo da dare una risposta più tempestiva alle necessità delle famiglie.
La perequazione del 2023 (sul 2022) è dell'8,1%, mentre per il prossimo anno si prevede un 5,6%.
Gli aumenti effettivi sono calcolati per scaglioni, partendo dalle pensioni più basse alle quali verrà riconosciuto il 100% dell'indice di inflazione; le pensioni più alte (oltre 4 volte il minimo pensionistico) saranno di fatto penalizzate, permettendo tuttavia un riequilibrio dei conti INPS e della finanza pubblica.
Argomenti:
01:15 Esempio di rivalutazione
01:42 Indice ISTAT stimato per il 2024
02:17 Tabella Rivalutazione Pensioni 2024
02:30 Distribuzione pensioni per scaglioni
03:00 Info e contatti Patronato
Gli auguri di Natale del Presidente Cavedon
Cari amici, care amiche,
tra qualche giorno festeggeremo il Santo Natale, la nascita del Signore Gesù che viene per accompagnare il nostro vivere quotidiano, per condividere tutto con noi: gioie e dolori, speranze e inquietudini.
E l’attesa di questa venuta, che ogni anno si rinnova, è normalmente momento di gioia e di felicità per famiglie, uomini, donne e bambini. La magia del Natale è unica: porta serenità e speranza nelle case di tutti noi, anche di chi soffre, come in nessun altro momento dell’anno.
Tuttavia, se volgiamo lo sguardo fuori dal nostro contesto locale, molti sono i segnali che ci indicano come sia in atto una grave carestia di pace, una guerra mondiale: la terza, a pezzi, come ci ricorda Papa Francesco.
Non possiamo non pensare alla Terra Santa, al conflitto che sta provocando terribili lutti fisici e psicologici a ebrei e palestinesi, che sta incrinando le pur esigue speranze di pace nei luoghi sacri alle grandi religioni monoteiste.
Non dimentichiamo quanto sta accadendo in Ucraina, dilaniata da una guerra che dura oramai da due anni, che ha mietuto centinaia di migliaia di vittime civili e militari e che sembra non vedere la fine.
Non scordiamo gli altri conflitti attivi nel mondo: in Sudan, nella Repubblica del Congo, in Siria, nel Myanmar, ed in altri luoghi dove le tensioni sono meno evidenti ma comunque dannose.
E’ nostro dovere volgere lo sguardo al mondo, così come è nostro compito, sia come individui che come Associazione, essere sentinelle nella nostra Società, cercare di capire le cause delle ingiustizie e lottare civilmente affinché si possa creare una cultura di pace e rispetto.
Cultura di pace e rispetto che deve far crescere le comunità nei valori di equità, di giustizia e di solidarietà, e che spesso si scontra con un pensiero dove l’attaccamento al potere e al denaro, la superbia, l’ipocrisia e la menzogna sono prevalenti.
Viviamo in un’Italia dove la povertà assoluta è in crescita, soprattutto a causa dell’inflazione: nel 2022 sono in condizione di povertà assoluta poco più di 2,18 milioni di famiglie (8,3% del totale dal 7,7% nel 2021) e oltre 5,6 milioni di individui (9,7% in crescita dal 9,1% dell’anno precedente). Chi soffre di più sono le famiglie con almeno uno straniero, quelle che vivono nel Mezzogiorno e quelle con un maggior numero di figli (dati Istat, ottobre 2023).
Viviamo in un paese dove il maschilismo è purtroppo ancora troppo diffuso (e i femminicidi sono la punta dell’iceberg), dove il livello qualitativo della sanità pubblica sta declinando in modo preoccupante (e non per colpa degli operatori sanitari, bensì di precise scelte politiche), dove i giovani (e non solo) si trovano a lavorare con stipendi troppo bassi che non permettono una prospettiva di vita privata e famigliare dignitosa.
Questo è quello che cogliamo guardandoci attorno: non certo una visione confortante dell’Italia e del mondo.
Eppure c’è anche molto bene in questa Terra: persone che dedicano tempo libero alle proprie comunità, nazioni che destinano molte risorse alla cooperazione internazionale e alla protezione dell’ambiente, politici che mettono il bene comune come propria priorità di azione, individui che fanno scelte difficili pur di testimoniare il messaggio evangelico.
Cari amici, care amiche, non cediamo alla paura e al male che ci circonda: lasciamoci avvolgere dalla luce di Gesù, dal suo messaggio di amore e speranza, e contempliamo l’avvenimento: il Figlio di Dio è nato per noi!
Nell’augurare a tutti voi, e alle vostre famiglie, un Santo Natale, concludo con una frase di Etty Hillesum, scrittrice ebrea morta ad Auschwitz: “Alla fine, noi abbiamo solo un dovere morale: reclamare larghe aree di pace in noi stessi, più e più pace, e di rifletterle verso gli altri. E più pace c’è in noi, più pace ci sarà nel nostro mondo turbolento”.
Buon Natale.
Carlo Cavedon
Bonus Part Time 550 €
A sostegno dei lavoratori a tempo parziale L’INPS HA EMANATO CRITERI E MODALITÀ PER IL BONUS PART TIME
Introdotto già nel 2022 il bonus prevede l’erogazione di 550 euro per i dipendenti che operano nelle varie modalità del part time, con interruzioni del lavoro di 1 mese, o 7 settimane, ma non oltre le 20 settimane: in quest’ultimo caso scattano le altre forme di previdenza sociale.
Importante ricordare che il bonus può essere richiesto non solo per il corrente anno 2023 ma anche, retroattivamente, per il 2022, e non concorre alla formazione del reddito ai fini fiscali.
Argomenti:
00:09 Le nuove istruzioni INPS
01:30 Cos'è il part time verticale
03:12 Info e contatti Patronato
Pensione di vecchiaia: contributi validi e requisiti 2024
La pensione di vecchiaia è un trattamento indirizzato a tutti i lavoratori, sia dipendenti che autonomi, ed è subordinata al raggiungimento di un requisito contributivo di almeno 20 anni, congiuntamente ad un’età minima di 67 anni, requisiti confermati anche per l’anno 2024. Per i lavoratori appartenenti al sistema contributivo (primo contributo versato o accredito successivamente al 31.12.1995), l’accesso a pensione è subordinato al raggiungimento di un importo soglia pari a 1,5 l’assegno sociale Inps (importo soglia che, in base alle previsioni dell’attuale DDL Bilancio, dovrebbe abbassarsi a 1 volta l’assegno sociale).
Quali tipi di contribuzione sono considerati validi?
Per la pensione di vecchiaia, è riconosciuta qualsiasi forma di contribuzione, tra cui:
- Obbligatoria: collegata al normale svolgimento del rapporto di lavoro o all’esercizio di attività lavorative autonome.
- Figurativa: accreditata gratuitamente in relazione a periodi di malattia, infortunio, maternità (sia durante che al di fuori del rapporto di lavoro), servizio di leva militare, disoccupazione, ecc..
- Da riscatto (riscatti per laurea ed altre tipologie) o da periodi di ricongiunzione.
- Da totalizzazione gratuita di periodi di lavoro all’estero nei Paesi convenzionati con l’Italia.
È tuttavia possibile accedere alla pensione di vecchiaia con meno di 20 anni di contributi, esattamente con 15 anni, in casi speciali previsti dalla cosiddetta “Legge Amato”, che contempla tre deroghe particolari.
La domanda di pensione
Per approfondimenti e valutazioni personalizzati e, soprattutto, per la presentazione della domanda di pensione di vecchiaia, rivolgiti agli operatori del Patronato ACLI presso la sede più vicina: riceverai un’assistenza completa.
fonte: www.patronato.acli.it
Amministratore di sostegno: un servizio su misura per la tua famiglia
Cresce ogni giorno il numero di persone che si rivolgono ad Acli Service Vicenza srl per attivare la procedura di nomina di un amministratore di sostegno. Tra le motivazioni soprattutto la demenza senile del soggetto beneficiario, l'Alzheimer o una grave malattia.
Un nuovo servizio di affiancamento per le nomine degli amministratori di sostegno per accompagnare le famiglie in tutte le pratiche necessarie per istituire una figura di fondamentale importanza in rappresentanza degli interessi delle persone con infermità fisiche e psichiche.
L’amministratore di sostegno, nominato dal tribunale, ha infatti il compito di fornire assistenza temporanea o permanente all’anziano o al disabile, sostenendone in modo propositivo e personalizzato le più importanti pratiche della quotidianità: dal pagamento delle bollette al ritiro della pensione, dalle pratiche Isee alla gestione del conto corrente, dalla cura della persona ai trattamenti sanitari.
Questo delicato ruolo può essere ricoperto da familiari o da persone di fiducia, con Acli Service Vicenza srl che garantirà un supporto professionale nell’intero iter burocratico volto ad ottenere l’autorizzazione da parte del giudice tutelare.
Acli Service Vicenza srl fornirà anche un parallelo servizio di rendicontazione delle entrate e delle uscite del soggetto amministrato, con un affiancamento nella redazione dei bilanci periodici da presentare al tribunale.
Per ottenere ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento è possibile chiamare lo 0444/955002, inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Verso la fine del mercato tutelato energia e gas
I servizi di tutela sono i servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni economiche (prezzo) e contrattuali definite dall'Autorità destinati ai clienti finali di piccole dimensioni (quali famiglie e microimprese) che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero.
La normativa ha previsto il termine dei servizi di tutela, con un progressivo passaggio dal mercato tutelato a quello libero, che nella generalità dei casi rimarrà l'unica modalità di fornitura:
- per i clienti domestici non vulnerabili di gas naturale (famiglie e condomini) il superamento della tutela di prezzo è previsto da gennaio 2024;
- per i clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica a partire da aprile 2024;
- per le microimprese di energia elettrica il servizio di maggior tutela si è concluso ad aprile 2023 (per le piccole imprese era già terminato nel 2021).
I clienti vulnerabili potranno continuare ad essere invece serviti a condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall'Autorità.
Sono considerati clienti vulnerabili di energia elettrica i clienti domestici che, alternativamente:
- si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus)
- versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l'utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall'energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni)
- sono soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92
- hanno un'utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
- hanno un'utenza in un'isola minore non interconnessa
- hanno un'età superiore ai 75 anni
Per quanto riguarda la luce:
- Se il cliente finale non sottoscrive un'offerta di mercato libero, a partire da aprile 2024, la fornitura passerà automaticamente, senza alcuna interruzione, al Servizio a Tutele Graduali (STG); in tale Servizio le condizioni contrattuali ed economiche saranno definite da ARERA anche sulla base degli esiti di procedure concorsuali.
- Le condizioni contrattuali del Servizio a Tutele Graduali corrispondono a quelle delle offerte a Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela (offerte PLACET)
Per quanto riguarda il gas:
Per i clienti domestici di gas naturale (famiglie e condomini) il superamento della tutela di prezzo è previsto da gennaio 2024.
Se il cliente finale non sottoscrive le nuove condizioni di fornitura proposte dal venditore, né un diverso contratto di mercato libero con lo stesso o con altro venditore, a partire da gennaio 2024 il venditore continuerà a erogare il servizio a con condizioni economiche e contrattuali simili a quelle delle offerte PLACET di gas naturale a prezzo variabile. Il cliente potrà comunque in ogni momento scegliere una diversa offerta nel mercato libero.
Sono considerati clienti vulnerabili - gas i clienti domestici che, alternativamente:
- si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus)
- sono soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92
- hanno un'utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
- hanno un'età superiore ai 75 anni
Nel caso di clienti di gas naturale vulnerabili forniti nel servizio di tutela, da gennaio 2024 il venditore continuerà ad erogare la fornitura con il servizio di tutela della vulnerabilità, alle condizioni economiche previste per il servizio di tutela gas definite dall'Autorità e con le condizioni contrattuali dell'offerta PLACET di gas naturale (ad eccezione della modalità di ricezione della bolletta, che sarà uguale a quella già in uso da parte del cliente nell'ambito del servizio di tutela).
Per maggiori informazioni o consulenze da parte di Acli Service Vicenza srl per la sottoscrizione di contratti luce e gas a prezzi particolarmente vantaggiosi.
Per appuntamenti contatto lo 0444/955002 oppure invia una email a vicenza@acliservice.acli.it
Pensioni, A dicembre arrivano gli aumenti.
Via libera dell’Inps all’anticipo del conguaglio sulla rivalutazione delle pensioni nell’anno 2023. A dicembre i pensionati troveranno l’aumento dello 0,8% che colma la differenza tra l’indice ISTAT provvisoriamente applicato dal 1° gennaio 2023 (+7,3%) e quello definitivo (+8,1%). Lo rende noto lo stesso Istituto di Previdenza nel messaggio n. 4050/2023 in cui spiega che il conguaglio riguarderà circa 21 milioni di prestazioni.
Conguaglio a dicembre
L’articolo 1 del dl n. 145/2023 (il decreto legge collegato alla manovra 2024 approvato dal Cdm a metà ottobre) ha anticipato a dicembre 2023 le tradizionali operazioni di conguaglio della rivalutazione dei trattamenti pensionistici che sarebbero dovute avvenire il 1° gennaio del prossimo anno. Vale a dire la differenza tra l'indice Istat provvisorio del 7,3% riconosciuto a gennaio 2023 e il definitivo che è risultato pari all'8,1%. Quindi un aumento dello 0,8%, più arretrati per il 2023 (11 mesi).
Modalità
La rivalutazione a conguaglio del 2022 non verrà applicata in misura uguale a tutti i pensionati, ma a seconda della fascia d'importo della pensione. Hanno diritto alla perequazione per intero soltanto le pensioni non superiore a 4 volte il trattamento minimo dell'Inps; quindi la rivalutazione dello 0,8% sarà applicata per intero solo a pensioni d'importo fino a 2.101,52 euro (al 31 dicembre 2022). Quelle superiori riceveranno aumenti gradualmente più contenuti a seconda della fascia di localizzazione del trattamento pensionistico.
L’adeguamento fa crescere anche il trattamento minimo per il 2023. Il valore definitivo sale, infatti, a 567,94€ (+8,1%) dal precedente 563,73€ (+7,3%).
Trattamenti esclusi
Nessun conguaglio verrà riconosciuto ai titolari di prestazioni non pensionistiche: ape sociale, assegni straordinari di sostegno al reddito, isopensione, indennità mensile (erogata con la stipula del cd. contratto di espansione). Queste prestazioni, infatti, non godono per legge di alcuna rivalutazione e, pertanto, restano ferme negli importi corrisposti alla loro decorrenza.
Trattamenti assistenziali
Il conguaglio riguarderà anche tutte le prestazioni assistenziali. In particolare la pensione di inabilità civile (invalidi totali) e l’assegno mensile (invalidi parziali) sale a 316,25€ al mese e l’assegno sociale raggiunge i 507,03€ al mese.
Quali sono le possibili cause della Malattia Professionale
I fattori di rischio più comuni delle malattie professionali
Le malattie professionali osteoarticolari, che interessano braccia, gambe e schiena, sono le più numerose tra le denunce registrate dall’INAIL. Queste malattie derivano da movimenti ripetuti, movimentazione manuale dei carichi, vibrazioni, posizioni costrette, ecc.
“Molte persone si chiedono quali sono le malattie professionali e cosa succeda se non vengono segnalate al medico”, questa è una domanda che ci viene posta spesso al telefono, via e-mail o allo sportello.
Ecco la risposta: La tutela della salute nell’ambito del lavoro è un diritto che va esercitato senza alcuna esitazione.
Segui le nostre indicazioni e guarda il video per scoprire quali sono le possibili cause e cosa è necessario fare se hai già una malattia professionale o pensi di averne una.
I passaggi per ottenere il riconoscimento di malattia professionale
Il primo passo è recarsi dal medico
La domanda di riconoscimento di una malattia professionale inizia sempre con un certificato medico, che puoi ottenere dal tuo medico di base, dalla Medicina del Lavoro o dal medico del Patronato Acli.
Il secondo passo è rivolgersi al Patronato Acli
Ci occupiamo di ricostruire la tua storia lavorativa con particolare attenzione ai fattori di rischio; successivamente, provvediamo all’invio della richiesta di riconoscimento della malattia professionale all’INAIL, corredata dal certificato medico e da tutta la documentazione utile.
Assistenza e tutela personalizzate
La risposta dell’INAIL viene sempre valutata da un medico-legale del Patronato Acli. In caso di mancato riconoscimento o di un’assegnazione di un grado di danno non congruo, presenteremo un’opposizione per garantirti il riconoscimento dei tuoi diritti.
Quando va fatta la richiesta di riconoscimento di malattia professionale?
Ovviamente, non appena viene diagnosticata una malattia correlata all’attività lavorativa, è sempre opportuno agire immediatamente. La mancata segnalazione potrebbe influire negativamente sulla tua prestazione lavorativa e sulla tua salute.
Tuttavia, ricorda che è possibile richiedere il riconoscimento della malattia professionale anche dopo il pensionamento o la cessazione dell’attività lavorativa a rischio. In questi casi, è importante sottolineare che, se passa troppo tempo, potrebbe risultare più complesso dimostrare l’origine lavorativa della patologia.
Contattaci
Ottenere il giusto indennizzo è un tuo diritto: il Patronato Acli è a tua disposizione. Affidati al nostro servizio di assistenza e tutela personalizzata.
Isee 2024: al via le prenotazioni
L’Isee si può richiedere in qualunque momento dell’anno, quando serve per presentare una domanda di agevolazione. Tutti gli Isee presentati in corso d'anno, anche se fatti a dicembre, scadono il 31 dicembre e chi è beneficiario di prestazioni legate al valore Isee deve presentare l'Isee 2024 in
tempi brevi per per confermare di avere i requisiti e continuare a godere del beneficio senza interruzioni.
Abbiamo già tutti i documenti che servono per l’Isee 2024: redditi e patrimonio sono riferiti al 2022 (quindi servono le CU o la dichiarazione dei redditi 2023 e valore e giacenza media dei conti correnti al 31/12/2022).
Per il 2024, sarà richiesto un pagamento per le pratiche ISEE successive alla prima, presentate nello stesso anno e per lo stesso nucleo famigliare. Se viene richiesto un ISEE e l’Inps lo emette senza osservazioni, la pratica continuerà ad essere gratuita.
Se invece la richiesta risulta “difforme” (perché ad esempio in sede di richiesta non è stato dichiarato un reddito o perché mancano i dati di un conto corrente intestato ad un componente del nucleo famigliare), la nuova pratica per integrare la prima richiesta sarà a pagamento.
Acli Service Vicenza srl consiglia di preparare con attenzione i documenti. È fondamentale ricordare che tali documenti devono essere presentati per tutti i componenti del nucleo familiare, non solo per il richiedente.
Come prenotare?
Prenota online su www.caf.acli.it
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