• Home

Articoli filtrati per data: Novembre 2024

D: Mio figlio nel 2022 ha compiuto 25 anni. Avendo fatto dei lavori ha totalizzato un reddito annuo di circa 3.200 euro. Non so se posso dichiararlo fiscalmente a carico nel 730/2023.

La risposta è no: il figlio che nel 2022 ha compiuto 25 anni conseguendo un reddito superiore a 2.840 euro non può essere messo a carico nel 730. A decorrere dal 1° gennaio 2019, il limite di reddito per essere considerati fiscalmente a carico è stato incrementato da 2.840,51 a 4.000 euro in relazione ai figli di età non superiore a 24 anni. Ora: il requisito anagrafico dei 24 anni per poter considerare il figlio a carico entro la soglia reddituale fino a 4.000 euro ha efficacia su tutto l’arco dei 12 mesi quando avviene il compimento del 24esimo compleanno, a prescindere dalla data. Lo stesso ragionamento, ma all’inverso, si applicherà l’anno successivo, quando il figlio (come nel caso della domanda) compirà 25 anni; a quel punto, decadendo la barriera dei 24 anni, non si potrà più far valere la soglia reddituale dei 4.000 euro ma si dovrà fare riferimento a quella dei 2.840,51 euro

Guarda come prenotare un appuntamento e verifica il nostro elenco documenti!

Per maggiori informazioni www.aclivicenza.it

 

 

Pubblicato in Notizie

A partire da gennaio sono aumentati i massimali di utilizzo per il contratto di prestazione occasionale: il compenso massimo erogabile da ciascun utilizzatore è stato raddoppiato ed è ora pari a 10.000 euro per ciascun anno. 

Il contratto di prestazione occasionale può essere utilizzato dai datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato ad eccezione delle imprese dei settori agricolo, edile e poche altre.

 

 Quali sono i nuovi limiti di utilizzo del contratto di prestazione occasionale?

Il contratto di prestazione occasionale può essere attivato con i seguenti limiti: 

  • compenso massimo di ciascun prestatore (lavoratore), con riferimento alla totalità degli utilizzatori (datori di lavoro); 5.000 euro netti; 
  • compenso massimo di ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori: 10.000 euro netti, elevati a 15.000 euro per gli utilizzatori che operano nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento; 
  • compenso percepito da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore: 2.500 euro netti o comunque non oltre 280 ore annue. 

Il compenso è liberamente stabilito dalle parti, con un limite minimo di 9 euro per ogni ora di prestazione lavorativa. I compensi percepiti dal lavoratore sono esenti da imposizione fiscale e non incidono sul suo stato di disoccupazione. 

Per poter utilizzare il contratto di prestazione occasionale, utilizzatori e prestatori devono registrarsi sul portale dell’Inps e la prestazione lavorativa va rendicontata almeno 60 minuti prima dell’inizio. 

 

Fonte: www.patronato.acli.it

Pubblicato in Notizie

GRAN PARTE DEGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI RISIEDE IN FAMIGLIA: UN SOVRACCARICO DI IMPEGNO PER CHI LI ACCUDISCE QUOTIDIANAMENTE

 La FAP Acli di Vicenza ha promosso un ciclo di tre incontri per approfondire le problematiche relative e fornire indicazioni per accedere alle opportunità di sostegno attualmente esistenti

 Nel Veneto  l'83% dei  180 mila anziani non autosufficienti  viene accudito dai famigliari (spesso da uno solo), anche con l'aiuto di una badante. Un dato che esprime tutta la realtà e la complessità del fenomeno nel quale le famiglie sono chiamate ad un sovraccarico assistenziale che richiede spesso competenze di carattere sanitario e che abbisogna di sostegno concreto da parte delle amministrazioni pubbliche. Questa l'analisi puntuale ed approfondita condotta dal dott. Renzo Grison – responsabile delle politiche sociosanitarie della FAP Acli di Vicenza.

Indicazioni specifiche sulle opportunità offerte dalla normativa vigente sono state illustrate da Andrea Felline di Acli Service srl; mentre Tiziana Ribic – Patronato Acli Vicenza – ha delineato l'iter amministrativo per ottenere i supporti necessari di carattere economico e sanitario.

Il segretario provinciale della FAP Acli Andrea Luzi ha sottolineato l'importanza della iniziativa a sostegno di chi si prende cura della persona anziana (care giver) e che meriterebbe un riconoscimento specifico anche in termini di formazione permanente.

In autuno il ciclo di conferenze riprenderà sulle tematiche dell'amministrazione di sostegno, con l'apporto professionale dell'avv. Elisabetta Zanon.

Argomenti:

  Introduzione

 Il sovraccarico assistenziale delle famiglie

 Intervento di Renzo Grison

 Intervento di Tiziana Ribic

 

  

 

 

 

 

Pubblicato in Notizie

la Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un aumento temporaneo delle pensioni minime, a decorrere da gennaio 2023, per il biennio 2023/2024. A chi spetta e quanto è l’aumento? 

Le pensioni minime vedranno un incremento del loro importo, a decorrere dal 1° gennaio 2023: l’aumento verrà erogato dall’INPS a partire dal 1° luglio con il pagamento degli arretrati relativi al primo semestre. 

 

A chi spetta l’aumento della pensione? 

Gli aumenti spettano ai titolari di pensione integrata al trattamento minimo. 

 

A quanto ammonta l’aumento delle pensioni minime? 

Gli aumenti sono pari all’1,5 per cento per l’anno in corso, tredicesima compresa, e del 2,7 per cento per l’anno 2024. Attenzione: le percentuali del 2023 e del 2024 non si sommano, pertanto ma si sovrappongono.   

 

Un maggiore aumento, pari al 6,4 per cento, è previsto per i titolari delle pensioni minime che hanno compiuto, a decorrere dal 2023, i 75 anni di età. 

 

2023 aumento pensioni minime  Importo mensile 

 

2023 

Importo mensile 

 

2023 con aumento 

Differenza mensile 
Pensionati con meno di 75 anni  563,74 euro  572,20 euro  + 8 euro mensile 
Pensionati ultrasettantacinquenni  563,74 euro  599,82 euro  + 36,08 mensile 

 

Gli operatori del Patronato ACLI sono a disposizione per la verifica della situazione dei pensionati a fronte di eventuali anomalie, rivolgiti in una delle Sedi del Patronato ACLI a te più vicina.

 

fonte: www.patronato.acli.it

Pubblicato in Notizie

Già operativo da marzo il decreto legislativo in materia ora è stato approvato definitivamente, assicurando così il bonus Gas ed Energia sulle bollette in scadenza, la riduzione dell’IVA (con conseguente diminuzione dell’importo da pagare); confermate inoltre le altre agevolazioni, tra le quali i contributi straordinari per privati e aziende, con particolare riguardo ai progetti di risparmio energetico.

Importanti, inoltre, le disposizioni per il settore sanitario per sostenere e tutelare la professionalità del personale medico e infermieristico, riconoscendo maggiori spazi di operatività anche autonoma nell’ambito degli ospedali, per dare risposte più tempestive alle richieste dei pazienti.

Per l’Agenzia delle Entrate si conferma la linea della tregua fiscale, spostando ad autunno le scadenze per le conciliazioni e introducendo il “ravvedimento speciale” per chiudere le controversie tra fisco e contribuente.

Attenzione: solo gli operatori del CAF e Patronato ACLI sono in grado di dare risposte concrete ed operative alle singole situazioni

Argomenti:

00:00 Introduzione

 

 

Pubblicato in Notizie
Il 30 giugno 2023 scade il termine per chiedere l'esenzione dal Canone RAI relativamente al secondo semestre luglio-dicembre 2023. Il gong chiama a raccolta coloro che, pur titolari di utenze elettriche, non detengono un apparecchio televisivo nell’abitazione principale e che non hanno provveduto a inviare l’istanza di esenzione valida per tutto il 2023 entro lo scorso 31 gennaio.

Canone tv: esenzione entro il 30 giugno

Il 30 giugno rappresenta quindi la seconda chance per non vedersi addebitare sulla bolletta le rate di canone del secondo semestre, quindi dal 1° luglio al 31 dicembre 2023. Qualunque domanda, invece, che venisse inoltrata successivamente al 30 giugno avrebbe ormai valore soltanto per il 2024.

Canone tv: quando si può non pagare

L’adempimento rappresenta in buona sostanza un’autocertificazione con cui il richiedente dichiara sotto la propria responsabilità di non possedere apparecchi adatti alla ricezione televisiva nella propria abitazione principale, “ossia – come specifica l’Agenzia delle Entrate – un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente (in quanto costruito con tutti i componenti tecnici necessari) oppure tramite decoder o sintonizzatore esterno, secondo la definizione del ministero dello Sviluppo Economico (nota del 20 aprile 2016 del MISE). La legge specifica che tablet e smartphone non rientrano nella casistica e non devono pagare il canone tv”.

Esenzione Canone da trasmettere all’Agenzia Entrate

Tale autocertificazione di non-possesso va dunque effettuata nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando l’apposito modello di dichiarazione sostitutiva di non detenzione disponibile online sui siti internet della stessa Agenzia o della Rai. I contribuenti possono inviarlo direttamente utilizzando – se ne sono forniti – le credenziali Fisconline o Entratel rilasciate dall’Agenzia oppure, in alternativa, avvalendosi dell’assistenza di una delle sedi CAF ACLI che effettuerà l’invio per loro conto.

Esenzione Canone tramite pec o posta

Se invece non si volesse procedere per questi canali, la dichiarazione può essere presentata anche tramite posta elettronica certificata, firmata digitalmente, all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure, insieme a un valido documento di riconoscimento, tramite servizio postale, in plico raccomandato senza busta all’indirizzo: Agenzia delle Entrate - Ufficio di Torino 1, S.A.T. - Sportello abbonamento TV - Casella Postale 22 - 10121.
     0
Pubblicato in Notizie

Il credito IVA sull’acquisto della prima casa da parte dei giovani under 36 può trovare spazio già nel 730/2023 per le case acquistate nello stesso 2023, senza dover per forza aspettare il modello del prossimo anno. Ovviamente, a parte i crediti riferirti agli acquisti 2023, troveranno spazio in dichiarazione anche quelli per gli acquisti 2022, fermo restando, in ogni caso, che il credito d’imposta non può essere chiesto a rimborso “cash” sul conto, ma deve appunto passare dal canale dichiarativo del 730.

Bonus prima casa under 36 con credito IVA

Ricordiamo anzitutto che il bonus prima casa under 36, istituito per favorire l’autonomia abitativa dei giovani di età non superiore a 36 anni che abbiano un ISEE massimo di 40.000 euro, racchiude questo tris di agevolazioni fiscali, estese anche alle eventuali pertinenze (box e/o cantine):

  • l’esenzione (sugli atti non soggetti ad IVA) dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e castale;
  • la riduzione del 50% sugli onorari notarili;
  • il credito d'imposta (sugli atti soggetti ad IVA) pari all'IVA corrisposta, credito che poi potrà essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito, ovvero potrà essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto.

 

Credito IVA prima casa nel Modello 730

Per quanto riguarda allora il credito IVA, a meno che non sia già stato portato in diminuzione su altre imposte extra 730 (vedi appunto registro, ipotecaria, catastale, successioni, ecc) la sua collocazione naturale è la dichiarazione dei redditi, con l’effetto pratico di una detrazione in piena regola sull’IRPEF lorda. Il punto è quando poter applicare il credito, e qui torniamo alla premessa.
 

IVA prima casa 2023 già nel 730/2023

Un contribuente, la cui domanda è stata poi pubblicata sul sito Fiscooggi.it, ha appunto chiesto se, comprando la prima casa nei primi mesi del 2023, si potesse comunque utilizzare il credito IVA riservato agli under 36 già nella dichiarazione dei redditi 2023 con riferimento all’anno 2022 (per cui è possibile chiedere assistenza a CAF ACLI), senza aspettare la dichiarazione 2024 in riferimento al 2023, l’anno in cui di fatto la casa è stata comprata.

La risposta dell’Agenzia ha dunque confermato che una delle opzioni plausibili è quella di “spendere” il credito “in sede di presentazione della prima dichiarazione dei redditi successiva all’acquisto”, dove per “prima dichiarazione successiva all’acquisto” può essere intesa:

  • la dichiarazione che in senso cronologico è appunto immediatamente successiva all’acquisto, e quindi ad esempio, ipotizzando che l’acquisto si avvenuto a marzo 2023, è possibile usufruire del credito già nel 730/23;
  • oppure, secondo il principio di cassa, la dichiarazione relativa al periodo di imposta in cui è stato effettuato l’acquisto, quindi il 730/24 riferito al 2023.

fonte: www.caf.acli.t

 

Pubblicato in Notizie

L’indennità di accompagnamento è una prestazione di assistenza non reversibile di cui hanno diritto gli invalidi civili residenti in Italia totalmente inabili che si trovano nell’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, necessitano di un’assistenza continua. 

 

I destinatari dell’indennità di accompagnamento

L’indennità viene erogata a tutti i cittadini italiani o Ue residenti in Italia, ai cittadini extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo a condizione sempre che siano residenti nel nostro territorio. Per il riconoscimento del beneficio non sono previsti limiti minimi e massimi di età 

Possono ottenere la prestazione i soggetti che hanno:  

  • il riconoscimento di una invalidità civile totale e permanente del 100% accompagnata;
  • Impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore, ovvero l’impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita e conseguente necessità di un’assistenza continua. 

Tale status si realizza quando il soggetto riconosciuto invalido non riesce a compiere quelle azioni elementari che espleta quotidianamente un soggetto normale di corrispondente età e che rendono pertanto il minorato bisognoso di assistenza. 

 

Gli atti quotidiani della vita 

Per atti quotidiani della vita si intendono quel complesso di funzioni quotidiane della vita individuabili in alcuni atti interdipendenti o complementari nel quadro esistenziale d’ogni giorno: vestizione, nutrizione, igiene personale, espletamento dei bisogni fisiologici, acquisti e compere, preparazione dei cibi, spostamento nell’ambiente domestico o per il raggiungimento del luogo di lavoro, capacità di attuare le faccende domestiche, conoscenza del valore del denaro, orientamento spazio-temporale, possibilità di attuare condizioni di autosoccorso e di chiedere soccorso, lettura, messa in funzione della radio e della televisione, guida dell’automobile per necessità quotidiane legate a funzioni vitali. 

 

Per la tua domanda 

Le sedi del Patronato ACLIsono a tua disposizione per un’assistenza e consulenza personalizzata, al fine di poter richiedere le prestazioni alle quali hai diritto sulla base della tua situazione! 

Pubblicato in Notizie

Con la riforma dell’Assegno Unico arrivano significative modifiche per l’Assegno Nucleo Famigliare, gli Assegni Famigliari, e per le pensioni della gestione privata.

Per le pensioni delle gestioni autonome (artigiani, commercianti ed esercenti) c’è una specifica regolamentazione, da valutare caso per caso.

 

 

Argomenti:

00:00 Introduzione

00:14 Assegno Unico Figli a Carico

00:36 Pensioni con presenza nipoti nel nucleo familiare

01:04 Pensioni gestioni autonomi

01:37 Pensione nuclei con figli maggiorenni under 21

Pubblicato in Notizie

“La parità di genere nei luoghi di lavoro. Una scelta di civiltà e una opportunità alla luce del PNRR; La situazione vicentina” è il tema dell’incontro promosso dalle ACLI di Vicenza aps, in team con il Circolo ACLI DI BASSANO DEL GRAPPA PIETRO ROVERSI aps, che avrà luogo lunedì 12 giugno 2023 alle 20.30 al Centro Giovanile - Sala C, in Via Ognissanti 2/B a Bassano del Grappa, con relatore Massimo Giuseppe Zilio, consigliere provinciale ACLI di Vicenza aps.

“Le donne hanno in media più difficoltà a trovare un lavoro – spiega il presidente provinciale delle ACLI di Vicenza aps, Carlo Cavedon – percepiscono salari più bassi e faticano ad accedere a posizioni di potere. A prescindere dalla formazione e dalla carriera, infatti, arrivare a occupare ruoli di potere decisionale e di leadership è ancora appannaggio degli uomini. La posizione sociale della donna è profondamente condizionata da immagini stereotipiche, che possono indurre comportamenti apertamente discriminatori da parte di uomini in posizioni di potere o capaci, comunque, di incidere sui percorsi di vita di molte donne, dall’infanzia, al momento della scelta del corso di studi, fino all’ingresso nel mondo del lavoro”.

L’incontro che si svolgerà a Bassano del Grappa rientra nell’ambito della rassegna “I nuovi volti del lavoro”, che è già stata presentata a Breganze e sarà itinerante nella provincia di Vicenza.

Pubblicato in Notizie
Pagina 13 di 122
Salva
Preferenze utente sui cookie
Utilizziamo i cookie per assicurarti di ottenere la migliore esperienza sul nostro sito web. Se rifiuti l'uso dei cookie, questo sito potrebbe non funzionare come previsto.
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Approfondisci
Analytics
Tools used to analyze the data to measure the effectiveness of a website and to understand how it works.
Google Analytics
Accetta
Rifiuta
Unknown
Unknown
Accetta
Rifiuta