Articoli filtrati per data: Novembre 2024
Un Natale di riscoperta dei valori e dell’essenziale
“Il Natale si avvicina, ma nell’aria si respira un’atmosfera sottotono. La pandemia da Covid-19 ci ha duramente messo alla prova ed ha contribuito ad ingenerare in ciascuno delle insicurezze che prima non avevamo, sia rispetto al modo di condurre la nostra vita, che relativamente alle priorità che una società troppo frenetica ed utilitaristica ci impone. E, quando si è scatenata la guerra in Ucraina, con l’aumento delle tariffe dei carburanti, del gas e dell’energia e, di riflesso di tutti i beni di largo consumo, questa situazione si è ulteriormente aggravata”. Con queste parole il presidente provinciale delle ACLI di Vicenza aps, Carlo Cavedon, propone la riflessione di Natale dell’Associazione rappresentativa del mondo laico vicentino.
Anche i numeri, purtroppo, confermano questa situazione. Dalla recente ricerca sui redditi dal 2019 al 2021, condotta da Caf Acli ed Iref, emerge, infatti, che il ceto medio è sempre più povero. “Dall’indagine che abbiamo condotto a livello nazionale, ma che si riflette sostanzialmente anche nel Vicentino – spiega il presidente Cavedon – nel periodo di riferimento un terzo dei contribuenti ha avuto un aumento del reddito, ma i restanti due terzi ha visto il proprio reddito diminuire. Tra coloro che hanno subito una diminuzione, la metà ha avuto una perdita modesta (410 euro nel biennio), il 2,5%, invece, ha perso fino a 1.200 euro”.
In tre anni, sempre secondo l’indagine Caf Acli – Iref, risulta che quasi il 4% dei contribuenti ha perso il 35% di reddito, con una riduzione media di 6.200 euro, un 25% di cittadini ha perso 3.700 euro ed un altro 25% ha patito una contrazione superiore a 10.000 euro. Si tratta per lo più di lavoratori a basso reddito, che a causa della crisi sanitaria ed economica sono stati licenziati o hanno subito un deciso ridimensionamento del proprio impegno nel mercato del lavoro. Tra queste persone, il 30,9% ha meno di 40 anni ed il 66,6% è rappresentato da donne con almeno un figlio.
“Questi sono semplici e freddi numeri, ma dietro ai dati – sottolinea il presidente Cavedon – ci sono situazioni familiari complesse, tensioni, difficoltà ad andare avanti ed a vedere la luce in fondo al tunnel. Ogni giorno nei nostri uffici del territorio ascoltiamo storie di famiglie o di single, sia giovani che anziani, che con estrema dignità manifestano bisogni concreti che fino a pochi mesi fa non avrebbero mai immaginato. I nostri operatori si mettono in ascolto e cercano di portare un po’ di conforto e delle risposte concrete, la dove gli strumenti normativi lo consentono”.
Cambia il potere d’acquisto delle famiglie, ma con esso sono mutati anche gli equilibri in termini di valori e priorità. “Ciò che stiamo vivendo è inaspettato, quanto complesso da gestire – aggiunge il presidente Cavedon – e ciascuno di noi lo vive in modo diverso. Senza dubbio, ogni vicentino sta affrontando il presente e l’avvenire con morigeratezza, guardando ai principi dell’esistenza come il navigatore guarda al faro. Abbiamo compreso che occorre guardare alle necessità, più che al superfluo, alle relazioni vere, pensare ai figli in un’ottica di protezione a 360 gradi, così come all’avvenire degli anziani, risorsa più che mai indispensabile per affrontare la vita quotidiana. Con questo spirito credo si possa davvero vivere un Natale di rinnovamento e di ripensamento”.
Il mondo politico deve attivarsi al più presto per dare risposte concrete a cittadini ed imprese. “Auspico che il mondo politico, a partire dai nostri rappresentanti vicentini al Parlamento italiano ed europeo – conclude il presidente Cavedon – individuino precise modalità e risorse per aiutare i cittadini e le imprese, a partire dalla riduzione degli sprechi e velocizzando lo snellimento della burocrazia, elefantiaca in Italia rispetto ad altri stati occidentali, che è imprescindibile per uno stato di diritto”.
“Ucraina: alternative nonviolente alla guerra” il 14 dicembre a Vicenza
“Ucraina: alternative nonviolente alla guerra” è il tema dell’incontro, promosso da un team di associazioni vicentine, tra cui le ACLI di Vicenza aps, mercoledì 14 dicembre dalle ore 20.30 alle 22.30 nella sede dei Missionari Saveriani in viale Trento n. 119 a Vicenza.
A confrontarsi sull’attualissimo argomento saranno:
Zaira Zafarana (Movimento Internazionale della Riconciliazione), che Lavora per International Fellowship of Reconciliation (IFOR), movimento internazionale per la pace nato nel 1914, coordinando il lavoro dell’IFOR presso le Nazioni Unite ed un progetto specifico di ricerca e reporting sul diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare nel mondo.
Yurii Sheliazhenko (in collegamento via Zoom con Kiev), pacifista ucraino e segretario esecutivo del “Movimento Pacifista Ucraino”.
Daniele Sartori e Fabio Salandini (Movimento Nonviolento di Verona), che porterà la propria testimonianza sulla partecipazione alla 4^ Carovana della Pace in Ucraina a Kiev.
Invalidi civili 2023: aumento e novità per i permessi L. 104 e congedi parentali
Tra gli aumenti dei trattamenti pensionistici del 7,3% a decorrere dal 1° gennaio 2023, rientra anche il trattamento mensile dell’indennità d’accompagnamento per gli invalidi civili che passa dall’importo del 2022 di euro 529,94 a euro 568,58 per il 2023 con un incremento di 38,68 euro mensili.
In passato poteva essere solo un familiare il “referente unico” per la fruizione dei permessi mensili di cui alla legge n. 104/1992 per assistere i disabili. Ora i tre giorni di permesso mensile retribuito potranno essere fruiti, alternativamente, da più soggetti (lavoratori dipendenti) per l’assistenza allo stesso disabile.
Quindi oggi è possibile per due persone assistere lo stesso familiare disabile in giorni diversi nel limite complessivo dei tre giorni mensili di permesso.
Per i congedi parentali è stata aumentata l’età dei figli da accudire: ciascun genitore ha diritto ai congedi per assistenza dei figli fino all’età di 12 anni (prima erano 6 anni) della durata di tre mesi durante i quali viene corrisposta un’indennità pari al 30% della retribuzione.
Oltre ai predetti tre mesi, entrambi i genitori possono usufruire, non nello stesso periodo, di ulteriori tre mesi di congedo sempre con l’indennità del 30%.
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fonte - www.patronato.acli.it
Auguri di Buon Natale!
Cari lettori, care lettrici,
la gioia che la nascita di Gesù porta nei nostri cuori ci sia di conforto in questo momento storico difficile, dove alla pandemia si è aggiunta la guerra in Ucraina con le terribili conseguenze umane ed economiche che tutti noi conosciamo.
L’uomo spesso è accecato da egoismi che nulla hanno a che vedere con il messaggio evangelico e con una convivenza pacifica, solidale e democratica: auspicando che il Signore possa guarire cuori e menti assetate di soldi e di potere auguro a tutti voi, e alle vostre famiglie, un Santo Natale.
Viviamo con fiducia e speranza, non attendiamo il futuro con timore.
Al via Gli Ambiti Territoriali Sociali
Per un approccio più efficiente di vicinanza alle persone in difficoltà
Una importante novità, quella degli ATS che, secondo le parole dell’assessore regionale Manuela Lanzarin si possono definire come i piani regolatori del settore socio-sanitario.
Le aree sono quelle di sempre: anziani, disabili, famiglia, includendo anche minori, donne e giovani; poi dipendenze, salute mentale e inclusione sociale».
Una volta superata l'emergenza Covid si punta al ritorno alla normalità e alla programmazione pluriennale degli interventi nel sociale. In questa direzione le Ulss del Veneto e i Comitati dei sindaci dei distretti sono al lavoro: hanno ricevuto il formale via libera dalla Regione che recentemente ha approvato la delibera con cui adotta le linee guida per la predisposizione dei Piani di zona, che saranno in vigore per i prossimi tre anni.
Operativi da gennaio, i nuovi strumenti dovranno far sintesi dei vari interventi in atto e in programmazione, a cominciare dai fondi Pnrr, le normative sulla povertà e sulla famiglia.
Anche perché proprio per il sociale è in arrivo una pioggia di fondi del Pnrr, in base ai bandi relativi alla Missione 5 "coesione e inclusione".
Per il Veneto sono a disposizione 108 milioni di euro per 154 progetti nell'area del sociale (le manifestazioni di interesse presentate nei mesi scorsi sono ben di più: 284). Tutto è ovviamente condizionato da tempi stretti e vincoli tecnici. I soggetti attuatori dovevano aver presentato manifestazioni di interesse prima e le progettualità poi. Alcuni di loro hanno anche già firmato le convenzioni direttamente col ministero.
È chiaro che il Piano di zona dovrà tenerne conto perché si tratta di progetti importanti che andranno ad aumentare i servizi nelle varie aree.
Tutto questo sarà possibile grazie a una nuova architettura del mondo socio-sanitario regionale che è stata disegnata con la riforma e che vede gli Ats (21 nel Veneto tra cui gli Ats 3 di Bassano, 4 di Thiene, 5 di Arzignano, e 6 di Vicenza) avere un ruolo centrale. «Sono proprio questi ambiti territoriali sociali ad agire di fatto per l'attuazione e l'erogazione anche dei Leps-Livelli essenziali di presentazioni del sociale.
In sostanza gli ATS andranno a sostituire i distretti delle ULSS per lavorare in coordinamento dei sindaci dell’area e tutti i soggetti attivi nel sociale, compresi quelli del Terzo Settore: si apre quindi un campo vasto di opportunità sia per il volontariato che per le Associazioni di Promozione sociale (Aps) nel quale il sistema Acli è attivamente inserito, con la propria attività associativa e con la rete di servizi.
Gli ATS avranno una certa autonomia di azione e di programmazione (sotto la supervisione della Regione) e potranno essere uno strumento operativo tempestivo ed efficace sul territorio di competenza.
Saldo IMU entro il 16 dicembre 2022
Precisiamo però subito una cosa: di norma il versamento non è dovuto se l’imposta non è superiore ai 12 euro (a meno che il Comune in delibera non abbia disposto diversamente). I 12 euro sono peraltro da intendere come imposta totale sul periodo di possesso nell’intero arco dell’anno e non come rata singola di acconto o di saldo. Quindi, esempio, se come acconto ho pagato 10 euro e altrettanti ne devo pagare a saldo l’imposta è sicuramente dovuta. Come accennato, l’F24, una volta compilato, è da effettuarsi materialmente in banca o alla posta, a meno che il contribuente non abbia voluto farsi fare l’addebito online.
Il modello sarà intestato al titolare del versamento, ovviamente in base all’utilizzo dell’immobile, al periodo e alla singola quota di possesso, ma questi, appunto, sono tutti aspetti su cui gli operatori CAF ACLI possono tranquillamente assistervi. Se poi si è residenti all'estero, per i versamenti occorre contattare direttamente il Comune beneficiario per ottenere le relative istruzioni e il codice IBAN del conto sul quale accreditare l’importo dovuto. In tal caso, qualora il residente all’estero fosse titolare di un c/c in Italia presso una delle banche convenzionate con l’Agenzia delle Entrate, potrebbe anche, previa registrazione ai servizi telematici della stessa Agenzia, compilare il Modello F24 ed eseguire il pagamento tramite il software F24 online.
Sciolti questi aspetti pratici, è bene ricordare che ai fini del saldo bisogna verificare la delibera comunale in vigore contenente l’aliquota definitiva sul 2022: cioè il Comune, rispetto all’acconto già pagato a giugno, potrebbe nel frattempo aver deliberato un’aliquota diversa, e magari anche più alta visto lo sblocco sul caro-aliquote che ha rimesso in moto dal 2019 la possibilità per i sindaci di modulare al rialzo i prelievi. Se allora rispetto a sei mesi fa l’aliquota dovesse essere cambiata, il CAF provvederà a ricalcolare da capo il tributo, rapportandolo ovviamente a tutti e 12 i mesi, o comunque al periodo di possesso effettivo nell’arco dell’anno, sottraendo infine l’acconto versato a giugno. Se invece da giugno l’aliquota non fosse variata, il saldo equivarrà pari pari all’acconto.
Un altro aspetto determinante sul valore dell’imposta potrebbe essere l’eventuale cambio d’uso dell’abitazione durante l’anno. Cioè, ad esempio, se fino a giugno avevo una seconda casa affittata che invece adesso è vuota, è evidente che per il saldo non dovrò più fare riferimento all’aliquota sulle seconde case locate, bensì a quella che il Comune prevede su quelle a disposizione. È anche vero che molti Comuni sulle seconde case non vanno tanto per il sottile adottando la stessa aliquota per tutte, locate o meno, però è altrettanto vero che la differenziazione è diffusa, quindi in questi casi bisogna sempre accertarsi dell’esatta pretesa del Comune. Non solo, ma nel caso di abitazioni date in affitto si dovrà fare anche attenzione a un’altra possibile differenza di aliquota, cioè quella che a volte viene introdotta fra le case affittate a canone libero e quella per gli affitti concordati.
Due o più rapporti di lavoro dipendente se entro il limite delle 48 ore settimanali
Sono molti i casi di lavoratori che hanno contemporaneamente due o più rapporti di lavoro e che affiancano al lavoro dipendente un altro impiego. In molti casi questo è possibile, rispettando però alcune regole.
La legge, in riferimento al cumulo di più rapporti di lavoro dipendente, definisce i criteri nei quali questo è possibile, sia in caso di lavoro a tempo pieno, sia in caso di lavoro a tempo parziale.
Il decreto legislativo 104/2022 afferma che il datore di lavoro non può vietare al lavoratore lo svolgimento di altra attività lavorativa in orari diversi da quelli stabiliti per lo svolgimento dell’attività lavorativa concordata, né può, in caso di svolgimento di altra attività lavorativa, riservare al lavoratore un trattamento meno favorevole. In ogni caso il limite massimo delle ore lavorabili settimanalmente, anche come sommatoria di diversi contratti di lavoro dipendente, è di 48.
Il datore di lavoro può limitare o negare il consenso al lavoratore per lo svolgimento di altra attività qualora sussista una delle seguenti condizioni:
- un pregiudizio per la salute e la sicurezza, ivi compreso il rispetto della normativa in materia di durata dei riposi (riposo di 24 ore settimanali e 11 ore di pausa fra le prestazioni);
- la necessità di garantire l’integrità del servizio pubblico;
- un conflitto d’interessi fra le due attività con la principale, anche senza violare il dovere di fedeltà.
fonte - www.patronato.acli.it
Bonus bollette 2023
Cos’è il bonus luce e Gas 2023?
Il bonus bollette bollette 2023 è un “sconto” sul costo delle utenze domestiche, ormai troppo gravoso per il bilancio familiare, indicate sulle fatture della luce e del gas con la voce: bonus sociale ed ottenibile solo presentando il modello Isee 2023.
Per ottenere lo sconto sulle bollette luce, gas e acqua, il nucleo familiare, prima di tutto, deve presentare il modello Isee 2023.
A partire dal 1° Gennaio 2023, per ottenere tutti i bonus sociali sulle bollette del 2023, il valore Isee non deve essere superiore a 15.000 euro.
Inoltre uno dei componenti, del nucleo familiare, indicato sul modello Isee 2023, deve essere intestatario di un contratto:
- di energia elettrica per uso domestico,
- del gas, per uso domestico o condominiale,
- di fornitura idrica, per suo domestico attivo o condominiale.
Come richiedere il Bonus bollette 2023?
E' necessario presentare il modello Isee 2023 dal 1 gennaio 2023.
Come richiedere l'appuntamento per l'isee 2023?
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Quando vengono pagate le pensioni INPS a dicembre ?
Il pagamento delle pensioni INPS il prossimo mese avverrà con data valuta 1 dicembre 2022 per tutti. I soldi della pensione saranno quindi disponibili da inizio mese per coloro che ricevono l’accredito sul conto corrente in banca e i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution, che potranno quindi ritirare la pensione in contanti dagli ATM bancari o Postamat.
Coloro che ritirano la pensione in contanti presso gli sportelli di Poste Italiane dovranno invece rispettare il consueto calendario scaglionato per iniziale del cognome:
- giovedì 1 dicembre iniziali da A a B;
- venerdì 2 dicembre iniziali da C a D;
- sabato 3 dicembre iniziali da E a K;
- lunedì 5 dicembre iniziali da L a O (solo mattina);
- martedì 6 dicembre iniziali da P a R;
- mercoledì 7 dicembre iniziali da S a Z.
Pensione di dicembre 2022 con aumento
Sulle pensioni di dicembre 2022, e sulla tredicesima, verrà applicato l’aumento del 2% dell’assegno pensionistico lordo, come previsto dal decreto Aiuti bis. Si tratta dell’anticipo parziale della rivalutazione delle pensioni 2022 per chi percepisce una pensione fino a 2.692 euro lordi al mese.
Pensione di dicembre 2022 con tredicesima
Con la pensione di dicembre 2022 verrà erogata anche la tredicesima, che viene calcolata in dodicesimi. A seconda del proprio assegno, quindi, si riceve una somma pari alla pensione stessa. A tutti gli effetti è una mensilità aggiuntiva
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Come accedere al servizio
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Cos'è lo SPID?
Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è uno strumento che consente al cittadino di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione (Agenzia Entrate, Inps, Inail, Fascicolo Sanitario, anagrafe comunale, etc), autenticandosi in maniera univoca tramite credenziali personali (username e password).
Nato per semplificare il rapporto con gli Enti, nel tempo sta diventando sempre di più il canale di accesso privilegiato, quando non unico, a tutta una gamma di servizi pubblici.
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- Documento di identità italiano in corso di validità (carta di identità, passaporto, patente di guida elettronica)
- Tessera sanitaria
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- Serviranno inoltre un indirizzo e-mail, un numero di cellulare ad uso personale e uno strumento elettronico (smartphone, tablet o simili) su cui installare l'applicazione di gestione della propria identità digitale.
- Il rilascio dello SPID può essere effettuato solo in presenza dell’interessato (perché l'operatore ne deve certificare l’identità)