Articoli filtrati per data: Dicembre 2024
Gli auguri di Natale del Presidente Brighenti
Care amiche, cari amici,
tra qualche giorno festeggeremo il Santo Natale. Con grande orgoglio e piacere mi rivolgo a voi, per la prima volta quale presidente delle ACLI di Vicenza aps, dopo un lungo trascorso nell’Associazione, con diversi incarichi.
Questo particolare momento dell’anno è vissuto da ciascuno di noi con attesa ed emozione, in quanto rappresenta il periodo per eccellenza in cui le famiglie si ritrovano e gli amori si fanno più intensi. È il momento della nascita del nostro Signore, che rivive anche in ogni credente con un’intensità che non è poi così diversa da quando una madre dà alla luce il proprio figliolo.
Il Natale, però, è anche un momento in cui ci si ferma a riflettere. Sul valore della vita, sull’importanza dell’amicizia e dell’amore, quindi su quanto i valori che ognuno di noi incarna sono preziosi per credere nel futuro e vivere ogni giorno con entusiasmo e positività.
I conflitti che il mondo continua a vivere si riflettono anche sull’esistenza di chi è apparentemente lontano dai luoghi di guerra. Viviamo la sofferenza che si riflette anche nella nostra quotidianità, nell’umore, nelle aspettative e, in definitiva, nella speranza di poter vivere in un mondo più buono.
Per lenire queste sofferenze, in particolare il patimento di chi ha perso la propria Patria ed è giunto nel nostro Paese, dobbiamo cercare di assumere un atteggiamento inclusivo, abbracciare il prossimo e accoglierlo sapendo donare un sorriso e, per chi può, qualcosa di più.
Per tutta la vita cerchiamo l’amore, nelle sue diverse forme e sfaccettature, ma dobbiamo anzitutto imparare a donarlo e impersonificarlo, per primi.
Care amiche, cari amici, lasciamoci coinvolgere e travolgere dalla passione del Natale, dall’entusiasmo della vita che incarna i valori che le Acli ogni giorno esprimono nel proprio servizio.
Con questo auspicio porgo a voi e alle vostre famiglie un sincero augurio di buon Natale.
Giuseppe Brighenti
Presidente delle ACLI di Vicenza aps
"Amministrazione di sostegno: cosa sapere” il 12 dicembre alle 16.00 a Vicenza
Per una comunità a misura di anziani” è il tema dell’incontro promosso dall’Associazione Fap Acli della provincia di Vicenza il prossimo giovedì 12 dicembre alle 16.00 nella sede provinciale delle ACLI di Vicenza aps (auditorium Mariano Rumor), con ingresso da Via Enrico Fermi n. 197 a Vicenza. Relatrice del pomeriggio di approfondimento sarà l’avv. Elisabetta Zanon del Consultorio Giuridico della Famiglia del Sistema ACLI di Vicenza aps.
“L’iniziativa rientra nell’ambito dell’impegno assunto da tempo dall’Associazione – spiega il segretario provinciale dell’Associazione Fap Acli della provincia di Vicenza, Andrea Luzi – per la promozione della cultura dell’invecchiamento attivo ed al contempo per la difesa delle persone anziane fragili, con uno sguardo attento sull’azione delle istituzioni”.
Conoscere i propri diritti e gli istituti previsti dall’ordinamento giuridico è fondamentale. Proprio per questo la Fap Acli ha previsto questo focus sull’amministratore di sostegno, una figura istituita per quelle persone che, per effetto di un'infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell'impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi.
“La nomina dell’amministratore di sostegno è fondamentale per far sì che vengano salvaguardati gli interessi della persona – prosegue il segretario Luzi – una questione tutt’altro che scontata e che richiede estrema competenza e serietà. Al contempo, però, il beneficiario conserverà piena capacità di agire in riferimento agli atti per i quali non sia prevista l’assistenza o la rappresentanza necessaria dell’amministratore di sostegno. In poche parole, la persona che ricorre all’amministrazione di sostegno non viene del tutto spogliata delle proprie capacità e conserva la possibilità di compiere alcuni atti giuridici”.
Riscatti contributi anche per gli ITS
Totalizzazione, cumulo dei contributi per la futura pensione: vantaggi e svantaggi
Totalizzazione e cumulo: facciamo chiarezza. Oggi molti lavoratori e lavoratrici accumulano contributi in varie gestioni previdenziali durante diverse fasi lavorative, comprendendo ruoli da dipendenti pubblici o privati, autonomi, professionisti o collaboratori.
Contribuzioni diverse ma un’unica pensione
Totalizzazione, cumulo, computo e ricongiunzione (nella prossima NEWS) sono i metodi previsti dalla normativa previdenziale per unificare o comunque sommare le diverse tipologie di contribuzione accumulate nella propria posizione assicurativa. Lo scopo di queste modalità è quello di unire i contributi per garantire un’unica pensione, sia in termini di diritto, sia in termini dell’ammontare che verrà percepito.
Totalizzazione
Con la totalizzazione è possibile, senza oneri economici per il lavoratore, totalizzare, cioè, sommare tutti i contributi versati in gestioni previdenziali diverse senza però doverli trasferire in un’unica gestione accentratrice.
Vantaggi: sommando tutti i diversi periodi, la totalizzazione può avvicinare la data di decorrenza della pensione anche rispetto alle decorrenze ordinarie (la totalizzazione prevede peraltro un trattamento pensionistico di vecchiaia e uno di anzianità con requisiti propri e diversi dalla normativa generale).
Svantaggi: la pensione è interamente calcolata con il sistema “contributivo” (anche per coloro che hanno contributi prima del 1996) sommando, proporzionalmente, le varie quote prodotte in ogni singola gestione. Fanno eccezione a questa regola le gestioni previdenziali in cui, a prescindere dalla totalizzazione, vengano autonomamente maturati i requisiti pensionistici e, alla data di decorrenza della pensione in totalizzazione, sia già raggiunta anche la relativa «finestra» di accesso, per le quali è previsto il mantenimento delle “ordinarie” regole di calcolo previste per le gestioni stesse.
Cumulo
Il cumulo è una modalità che, come la totalizzazione, permette senza oneri economici a carico del lavoratore di cumulare e quindi sommare tutti i contributi versati in gestioni previdenziali diverse senza doverli unificare/trasferire in un’unica gestione.
Vantaggi: al pari della totalizzazione, la sommatoria di tutti i diversi periodi contributivi consente di maturare i requisiti per il diritto a pensione (in questo caso si tratta delle ordinarie tipologie di pensione di vecchiaia e anticipata previste dalla “Riforma Fornero”, della pensione anticipata Quota 100-102 e 103, e della pensione anticipata per lavoratori precoci). Al pari della totalizzazione, il cumulo dei periodi assicurativi consente di maturare il diritto anche alle pensioni di inabilità e alle pensioni indirette spettanti ai superstiti di lavoratori. Il calcolo della pensione è quello ordinario previsto dalle singole gestioni; quindi, può anche non essere interamente contributivo, nel caso si abbiano gestioni con contributi prima del 1996, che permettono il calcolo di quote pensionistiche con il metodo retributivo.
Svantaggi: Apparentemente non ve ne esistono, ma le singole situazioni vanno valutate caso per caso, anche in relazione alla presenza di contribuzioni nelle Casse dei liberi professionisti, riscatti in corso di pagamento, o situazioni che possano comportare un ulteriore differimento nei pagamenti dei trattamenti di fine servizio dei pubblici dipendenti.
Consulenza personalizzata
Gli Operatori del Patronato ACLI possono aiutarti a fare tutte le valutazioni personalizzate e trovare le soluzioni più adatte alle tue esigenze: rivolgiti alla nostra sede più vicina.
Il vicentino Andrea Luzi eletto Consigliere nazionale delle ACLI aps
Il vicentino Andrea Luzi, direttore generale del Sistema ACLI di Vicenza e segretario provinciale Fap Acli,la prima in Italia per numero di soci nella galassia aclista, in occasione del 27° Congresso nazionale delle ACLI aps a Roma, lo scorso 1 dicembre, è stato eletto componente del Consiglio Nazionale, del quale fa parte sin dal 2008.Andrea Luzi è il dirigente più blasonato nella storia delle Acli vicentine, se si considera che dal 2000 al 2008 è stato Presidente delle Acli beriche, dal 2008 al 2016 Presidente delle Acli del Veneto, dal 2009 al 2012 responsabile nazionale della Governance e membro della Presidenza nazionale Acli con delega al Welfare e Reti di impresa, dal 2016 al 2021 Presidente nazionale Caf Acli srl e componente la Presidenza nazionale Acli con delega alle politiche fiscali.
Andrea Luzi esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto: “Portare a Roma il punto di vista di Vicenza è importante, in quanto la nostra provincia è cresciuta e rappresenta un fiore all’occhiello del Sistema ACLI aps sul panorama nazionale. Vicenza, inoltre, non si ferma a questo, in quanto rappresenta un modello anche sotto il punto di vista associativo e dei servizi, con formatori d’eccellenza a livello nazionale nei diversi settori”.
Saldo IMU: calcolo e pagamento entro il 16 dicembre 2024
Il 16 dicembre, andrà in scadenza il pagamento del saldo IMU che segnerà la chiusura dei conti con l’imposta 2024. Di norma il versamento non è dovuto se non supera i 12 euro, da intendere come imposta totale dovuta sull’intero anno e non come singola rata di acconto o saldo (meglio comunque verificare cosa è stato disposto nello specifico dal proprio Comune). Quindi, per esempio, se all’acconto di giugno si sono pagati 10 euro e altrettanti ne devo pagare a saldo, l’imposta è sicuramente dovuta.
Saldo IMU 2024: chi deve pagarlo
L'IMU va pagata col Modello F24 dai proprietari di abitazioni principali di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9) o di seconde/terze case vuote o affittate. In caso di bisogno i consulenti CAF ACLI sono pronti a darvi una mano sulla trafila necessaria per adempiere all’obbligo: dalla verifica sull’aliquota annua, alla compilazione del modello di pagamento con cui poi si dovrà andare in banca o alla posta, salvo la scelta di farsi addebitare l’importo per via telematica sul conto corrente.
Saldo IMU 2024: come si paga
Il modello F24 per il pagamento dell’IMU va intestato al titolare del versamento, ovviamente in base all’utilizzo dell’immobile, al periodo e alla singola quota di possesso, indicando il codice del Comune destinatario del tributo (ad esempio H501 è il codice di Roma). Se poi si è residenti all'estero, per i versamenti occorre contattare direttamente il Comune beneficiario per ottenere le relative istruzioni e il codice IBAN del conto sul quale accreditare l’importo dovuto. In tal caso, qualora il residente all’estero fosse titolare di un c/c in Italia presso una delle banche convenzionate con l’Agenzia delle Entrate, potrebbe anche, previa registrazione ai servizi telematici della stessa Agenzia, compilare il Modello F24 ed eseguire il pagamento tramite il software F24 online.
Saldo IMU 2024: qual è l’aliquota giusta
Messe da parte le indicazioni pratiche sul versamento, un aspetto altrettanto importante è la delibera comunale che determina l’aliquota definitiva sul 2024. Il Comune infatti nel frattempo, rispetto all’acconto già pagato a giugno, potrebbe aver deliberato un’aliquota diversa, e magari anche più alta. Se allora l’aliquota dovesse essere cambiata rispetto a sei mesi fa, bisognerà ovviamente ricalcolare il tributo rapportandolo a tutti e 12 i mesi, o comunque all’intero periodo di possesso dell’immobile nell’arco dell’anno. Se invece da giugno l’aliquota non fosse variata, il saldo equivarrà esattamente alla rata di acconto.
Infine, un altro aspetto determinante potrebbe essere l’eventuale cambio d’uso dell’abitazione in corso d’anno: cioè ad esempio, se una seconda casa fosse rimasta vuota da gennaio a giugno, e per i restanti sei mesi, da luglio a dicembre, fosse stata locata, è chiaro il valore dell’aliquota – e quindi del calcolo finale – potrebbero variare.
La pensione supplementare: prestazione economica INPS erogata solo a domanda
La pensione supplementare è un beneficio economico richiesto dal pensionato per utilizzare contributi versati in una gestione diversa da quella della sua pensione principale, quando questi contributi non bastano per ottenere una pensione autonoma
Esempi concreti
Giovanni ha lavorato per 30 anni in una ditta privata, versando i suoi contributi all’INPS nella Gestione Lavoratori Dipendenti. Al raggiungimento dei 67 anni di età conseguirà la sua pensione di vecchiaia. Tuttavia, Giovanni ha anche lavorato come libero professionista durante questi 30 anni e ha versato contributi nella Gestione separata. Per pochi mesi non continuativi e sovrapposti, avrà diritto a una pensione supplementare che si aggiunge alla principale.
Paolo è un dipendente statale, andato in pensione a 63 anni con 42 anni e 10 mesi di servizio. Ha versato contributi come giornaliero agricolo e apprendista all’inizio della sua carriera lavorativa; anche Paolo avrà diritto alla pensione supplementare per quei contributi. Tuttavia, dovrà aspettare i 67 anni per richiederla, come previsto dalla normativa.
Requisiti
La pensione supplementare è una prestazione erogata dall’INPS su domanda ed è richiesta in presenza di determinati requisiti:
- possedere l’età anagrafica prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia (67 anni nel 2023);
- essere già titolare di una pensione “principale” e avere interrotto il rapporto lavorativo;
- avere almeno un contributo settimanale all’interno della gestione in cui viene richiesta la pensione supplementare.
La domanda per la pensione supplementare
Gli operatori del Patronato ACLI sono disponibili per valutare la tua situazione e presentare la domanda di pensione supplementare in via telematica all’INPS. Rivolgiti presso i nostri sportelli, cerca la sede a te più vicina.
Le ricette bianche solo in formato elettronico
ENTRO FINE ANNO, LE REGIONI DOVRANNO ATTIVARSI IN MERITO
LE RICETTE BIANCHE SOLO IN FORMATO ELETTRONICO, ON LINE
Resta comunque la possibilità di stamparle in caso di problemi di rete o di difficoltà del paziente
L’iniziativa tende a semplificare la burocrazia nel sistema sanitario, facendo un ulteriore passo in avanti nella digitalizzazione del libretto sanitario personale (fascicolo sanitario elettronico) che dovrà contenere non solo le ricette rosse (Fascia A con spesa a carico dello Stato) ma anche quelle bianche (Fascia C), per le patologie non gravi, totalmente a carico del paziente.
Alle persone che trovassero difficoltà sarà comune garantito l’accesso ai farmaci, anche con l’eventuale stampa della ricetta. Per le persone fragile è prevista anche la delega per l’accesso e la gestione del Fascicolo Sanitario Elettronico.
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Percepisco la pensione di vecchiaia: posso tornare a lavorare?
Sono andato in pensione di vecchiaia all’inizio di quest’anno e mi è stata fatta una proposta l’assunzione come lavoratore dipendente molto interessante. Ma se dovessi accettare cosa succederebbe con la pensione che percepisco?
Coloro che sono andati in pensione di vecchiaia con le regole del sistema misto/retributivo ovvero con quelle del sistema contributivo possono tornare a lavorare come dipendente senza alcuna conseguenza per quanto riguarda la pensione in pagamento.
Dal 2001 la pensione di vecchiaia è cumulabile con i redditi da lavoro, sia da dipendente che da autonomo o di collaborazione.
L’unico aspetto negativo è quello fiscale: il reddito da lavoro, dipendente o autonomo, si sommerà a quello della pensione di vecchiaia e provocherà un cambio di aliquota IRPEF rispetto a quelle applicate su ciascuna tipologia di reddito, comportando un conguaglio fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.
È chiaro che un nuovo lavoro implica anche il versamento all’INPS di ulteriori contributi: questi nuovi contributi non vengono considerati automaticamente nella pensione di vecchiaia che si sta percependo e bisogna ricordarsi di chiederli con una domanda di supplemento della pensione.
Per questa domanda, gli Operatori del Patronato Acli sono a completa disposizione per una consulenza su misura inerente la tua situazione: sappiamo bene che ogni carriera lavorativa è differente e le esigenze della vita sono diverse.
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Consigli utili per la stagione fredda
DOLORI MUSCOLARI DIFFUSI E SENZAZIONE GENERALE DI MALESSERE: FACCIAMO OGNI GIORNO STRETCHING
Con l’abbassarsi delle temperature il corpo reagisce facendo affluire più sangue al torace per tutelare gli organi vitali; questo provoca debolezza e contrattura nei muscoli, con riflessi anche sui nervi.
Lo stretching (movimenti coordinati di tensione e distensione della muscolatura) praticato quotidianamente permette di recuperare e mantenere la giusta tonicità.
Dinamici o statici gli esercizi di stretching ci difendono dai disagi dell’inverno, assieme ad una corretta e sana alimentazione e ad un abbigliamento adeguato.
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